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Camillo D'Angelo sul boom anomalo di tesseramenti al Pd di Pescara: "Nessun dato allarmante"

Il presidente della Commissione congressuale del Partito Democratico di Pescara interviene dopo le polemiche sollevate dal comitato Piazza Grande Pescara

Nessuna anomalia e soprattutto nessuna irregolarità nell'aumento sensibile di tesserati al Pd della provincia di Pescara negli ultimi giorni, ma semplicemente il frutto di un lavoro sul territorio per riportare fiducia nel partito democratico. Lo ha dichiarato Camillo D’Angelo, che svolge il ruolo di presidente della Commissione congressuale del Partito Democratico della provincia di Pescara.

D'Angelo fa riferimento all'attacco da parte del comitato Piazza Grande Pescara per l'anomalo aumento di tesserati in vista del congresso che si terrà fra poche settimane per la nomina del nuovo segretario proviciale del Pd. Per questo, il comitato aveva richiesto una verifica da parte degli organi  di garanzia regionali e nazionali. Ma il presidente aggiunge:

La regolarità del tesseramento è stata oggetto di controllo e verifica; inoltre quelle che possono apparire delle cifre allarmanti non fotografano altro che l’incremento di qualche centinaio di iscritti, in una realtà popolosa come la provincia di Pescara, rispetto a una situazione che negli anni scorsi aveva visto il sostanziale svuotamento del bacino di aderenti del Pd nel nostro territorio. In estrema sintesi, il naturale attivismo che precede e caratterizza la fase congressuale e l’attività di riorganizzazione stanno riportando il Pd a livelli accettabili di iscrizioni dopo anni in cui l’attività di tesseramento era stata pressoché abbandonata.

Basti pensare, a titolo di esempio, che la città di Montesilvano era arrivata ad avere appena una quarantina di iscritti al Pd. Sottolineo che la Commissione ha condotto coralmente sino a ieri i suoi lavori, applicando alla lettera il regolamento per il Congresso approvato dall'Assemblea regionale del partito.

BUFERA SUI TESSERAMENTI PD A PESCARA

D'Angelo poi esprime dispiacere per aver portato all'esterno del partito una polemica deformante dei compiti svolti dalla commissione:

Mi permetto di aggiungere poi che è lunare, quando non spudoratamente mistificante, la pretesa di ricondurre uno dei due candidati alla mozione congressuale nazionale che vide vincitore il segretario Zingaretti. Da quel che so io entrambi i candidati alla segreteria provinciale votarono Zingaretti, ma non è su questo argomento che è verosimile che si possa svolgere il Congresso provinciale. Questo lo osservo laicamente e augurandomi che il Congresso si svolga nel merito delle proposte, e non delle distorsioni interessate che danneggiano l'immagine di tutti noi

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