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Il sindaco di Bussi Lagatta sulla bonifica nell'area Tremonti: "A maggio un concorso con le scuole e tre giornate per visitare il sito"

Abbiamo raggiunto il primo cittadino di Bussi dopo l'assemblea pubblica dei giorni scorsi dove si è fatto il punto, assieme alla Tremonti, sulla bonifica nell'area dove sono già partiti da tempo i lavori

Procede regolarmente la bonifica dell'area Tremonti a Bussi, uno dei tre siti inquinati per la nota discarica dei veleni. Lo ha fatto sapere il sindaco Salvatore Lagatta, da noi raggiunto dopo l'assemblea pubblica dei giorni scorsi, aperta ai cittadini, voluta dall'amministrazione comunale e dalla stessa Tremonti che sta procedendo con le operazioni di bonifica dalle sostanze inquinanti. Il sindaco ha ricordato che per gli altri due siti inquinati, ovvero 2A e 2B, si è in attesa dell'approvazione del progetto esecutivo per poter partire, anche in questo caso, con gli interventi.

"I lavori nell'area Tremonti sono partiti a luglio 2021, ed ho chiesto ai responsabili della società di avere un incontro per spiegare in modo dettagliato le attività svolte e quelle da svolgere. Ho avuto subito da parte loro la massima disponibilità ed abbiamo organizzato una prima assemblea dove sono state mostrate immagini e video degli interventi compiuti. Ma non è tutto, perchè a maggio la Tremonti aprirà il sito in bonifica ai cittadini che potranno recarsi sul posto per vedere come l'area sia ormai quasi completamente bonificata. La società ha anche promosso un concorso di disegni per le scuole di Bussi sul tema dell'ambiente, delle discariche e del rispetto della natura. Saranno scelti 80 disegni che diventeranno pannelli da appendere attorno alla discarica, a sostituire quelli già presenti per rendere più viva quell'area e piacevole anche dal punto di vista estetico."

Sul futuro di quell'area, prosegue il primo cittadino, considerando che si trova sotto l'autostrada e a ridosso della ferrovia, non verrà reindustrializzato ma rimarrà libero da insediamenti. Discorso diverso invece per i siti 2A e 2B, dove come detto si attende l'approvazione del progetto definitivo:

"Nei siti 2A e 2B in realtà un'area che era stata classificata come non inquinata sta per nascere un'azienda. E nel resto del sito, una volta completati i lavori (che dovrebbero durare circa 2 anni), tornerà ad essere un'area industriale con nuovi investimenti, dove chi arriverà troverà già un sito urbanizzato con strade, fogne e un'area attrezzata a disposizione con altri servizi. Ora non resta che aspettare l'approvazione definitiva del progetto".

La Tremonti ha inoltre spiegato tecnicamente gli interventi in corso nel sito di competenza:

"All’interno dell’area Tremonti le operazioni di bonifica procedono con lo scavo e smaltimento dei rifiuti nella porzione sud del sito e con un intervento di desorbimento termico nella porzione settentrionale, preventivo
alla rimozione dei rifiuti.

Il desorbimento termico è una tecnologia che permette di trattare i contaminanti presenti in profondità, senza movimentazione del terreno, ma avvalendosi di sonde termiche infisse nel suolo che riscaldano il terreno fino a temperature di 100° C favorendo l’estrazione delle sostanze volatili e semi-volatili presenti, captate e convogliate all’interno di impianti di trattamento. Le attività di scavo e rimozione dei rifiuti consistono in una sequenza di lavorazioni quali la caratterizzazione dei materiali al fine della corretta identificazione dei rifiuti, lo scavo e il conferimento dei materiali ai punti di destino finale, in ultimo il ripristino morfologico delle aree scavate. Gli scavi sono realizzati secondo fasce lungo la direzione ortogonale del Fiume Pescara, a loro volta suddivise in “celle” di circa 500 mq, e procedono dalle aree perimetrali verso l’interno.

Preventivamente al ripristino, i fondi scavo sono oggetto di collaudo in contraddittorio con Arta, con l’obiettivo di verificare la decontaminazione delle aree, che viene raggiunta quando i valori dei contaminanti risultano al di sotto delle Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) definite per i terreni con destinazione d’uso verde pubblico/privato e residenziale o agli obiettivi sito specifici approvati, dove definiti. Arta svolge inoltre un’attività di controllo e di validazione nell’ambito del monitoraggio delle matrici ambientali attivo sul Sito, che interessa periodicamente le acque di falda, l’aria ambiente e i gas interstiziali nei terreni, secondo una cadenza da settimanale a trimestrale a seconda del protocollo di riferimento. Il tempo stimato per raggiungere l’obiettivo della completa rimozione dei rifiuti e dei contaminanti è di circa 4 anni."

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