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Blasioli (Pd) sui ritardi per le invalidità civili e le risposte della Regione e della Asl: "Le soluzioni proposte non sono adeguate"

Il consigliere regionale del Partito Democratico interviene in merito alle risposte date sull'interrogazione riguardante i ritardi per le riunioni delle commissioni che assegnano le invalidità civili

Le risposte, tardive, della Asl e dell'assessore Nicoletta Verì sulla questione dei ritardi per le commissioni che assegnano le invalidità civili non sono sufficienti e le eventuali soluzioni proposte sono inadeguate. A dirlo il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli, dopo la discussione in consiglio dell'interrogazione da lui presentata a novembre, a seguito di una visita ispettiva presso la Medicina legale dell’ospedale di Pescara, in cui si chiedeva un impegno concreto circa il recupero dell’ingente arretrato - 9.000 pratiche inevase - attraverso l’aumento del numero di commissioni preposte e di sedute, il potenziamento dell’organico della Medicina Legale e l’adeguamento dei rispettivi locali, che attualmente risultano inaccessibili al pubblico.

"La risoluzione tuttavia è stata respinta. Pur condividendo la nostra disamina, l’assessore ha formulato parere contrario, probabilmente perché le nostre richieste vanno ben oltre le misure messe in campo da Asl e Regione. Dalle parole dell’Assessore è emerso come il piano per lo smaltimento delle domande inevase - che ammontano a 8.800 (circa 200 in meno rispetto alla nostra denuncia di novembre) - sia stato, guarda caso, ufficializzato dalla Asl proprio mercoledì, insomma alla vigilia della commissione. Una coincidenza temporale simile a quella in cui siamo incorsi mesi addietro, quando proprio nel giorno in cui ci recammo in visita ispettiva (il 18 novembre) venne pubblicato l’Avviso pubblico per la ricerca di componenti esterni per le commissioni medico legali di invalidità civile, la cui emissione era stata sollecitata dal Direttore del dipartimento  Polidoro, ben più di un anno prima. 

Che la nostra battaglia e quella condotta del Senatore Michele Fina - che ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda - sia stata quantomeno decisiva per sbrogliare la matassa e uscire da uno stallo che ha arrecato gravi disagi ai cittadini, è dunque confermato dalle tempistiche con cui Asl e Regione hanno adottato i rispettivi provvedimenti, con ogni evidenza correlati alle nostre denunce. La pianificazione annunciata giovedi dall’Assessore però si discosta in maniera significativa dalle nostre proposte: malgrado quanto dichiarato, il numero di pratiche esaminate per singola seduta non verrà aumentato, resterà di 15. Mentre il numero delle sedute settimanali per ciascuna commissione, dalle due attuali, sarà con ogni probabilità elevato a tre, tuttavia non è chiaro quando questo incremento diverrà effettivo. È stata inoltre aggiunta una sola commissione “stralcio” alle otto già in essere - specifichiamo che le Commissioni “stralcio” sono quelle che hanno facoltà di riconoscere i benefici esclusivamente dietro valutazione dei documenti, senza dunque la convocazione dell’utente. "

L'assessore e il direttore, prosegue Blasioli, hanno riconosciuto le criticità emerse senza però formulare proposte risolutive:

"Noi riteniamo inadeguate le soluzioni proposte dall’assessore. Sulla base di un semplice conteggio. 15 pratiche a seduta per 9 commissioni che si riuniscono due volte a settimana stanno a significare che serviranno almeno due anni per smaltire il corposo arretrato, considerando che nel frattempo si sommeranno nuove richieste. Per questo motivo crediamo che, al fine di dare una risposta concreta alle 9.000 famiglie che attendono in un limbo il riconoscimento di tutti quei benefici e agevolazioni previste dalla legge n° 104, occorra aumentare ulteriormente il numero di commissioni e di sedute, prevedendone almeno cinque a settimana. "

Blasioli esprime soddisfazione per essere riuscito a smuovere le acque, ma quanto prospettato a suo avviso è insufficiente e inadeguato per migliorare il servizio:

"Insomma, il recupero delle circa 9.000 pratiche pare un miraggio, ma speriamo vivamente di sbagliarci. Senza dubbio continueremo a vigilare la situazione, monitorando l’efficacia delle misure adottate. "

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