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L'attacco di Blasioli (Pd) al centrodestra su condono preventivo per i sottotetti: "Si incentiva l'abusivismo"

Il consigliere regionale attacca la maggioranza in Regione per l'approvazione di un emendamento riguardante un condono per i sottotetti anche di edifici in costruzione o che verranno costruiti

Il consigliere regionale Antonio Blasioli attacca la maggioranza di centrodestra in Regione per l'emendamento approvato nei giorni scorsi, riguardante un "condono preventivo" per i sottotetti di edifici esistenti, in costruzione o che verranno realizzati in futuro. Secondo il consigliere del Pd, il centrodestra si sta concentrando sull'urbanistica dopo che la nuova legge regionale di settore è stata accantonata, con tanti piccoli provvedimenti che però risultano complessivamente impattanti sul territorio

"Pensavamo fosse stato toccato l’apice, ma nel vonsiglio Regionale di martedì, invece, si è arrivati al “condono preventivo”. Perché di questo si tratta, come si evince dalla lettura dell’emendamento presentato e approvato dall’Aula col voto contrario del centrosinistra, che, modificando la legge 10/2011, consente il recupero abitativo (condono) dei sottotetti, con riferimento però non a quelli già costruiti entro una specifica data, bensì a tutti gli edifici, compresi quelli in costruzione o che saranno costruiti in futuro, dopo un anno dall’ottenimento dell’agibilità. Cosa vuol dire questo in parole semplici. I recuperi abitativi dei sottotetti con specifiche caratteristiche non sono affatto una novità, ma la possibilità veniva accordata annualmente dal consiglio regionale e riguardava ciò che era già realizzato. In sostanza, chi realizzava i sottotetti non aveva la certezza di poterli vendere come appartamenti o di ottenerne l’abitabilità.

Insicurezza che ora è stata cancellata, perché, in virtù di questo provvedimento, chi vuole costruire un palazzo o lo sta costruendo adesso sa già anticipatamente che, nel caso i locali sottotetto soddisfino determinate caratteristiche, a distanza di un anno dall’ottenimento dell’agibilità potrà certamente utilizzarli o venderli come residenziali."

Si tratta, aggiunge Blasioli, di una norma simile a quella in vigore in Lombardia, e la supera in quanto per quella norma il recupero dei sottotetti è possibile a tre anni dall’agibilità (non uno come in Abruzzo), è sottoposto al reperimento dei cosiddetti standard urbanistici: gli edifici devono essere infatti serviti da tutte le opere di urbanizzazione primaria (oppure deve esserci l’impegno a effettuarle entro la fine dei lavori), e soprattutto è subordinato all’obbligo di reperimento di spazi per parcheggi, nella misura prevista dagli strumenti di pianificazione comunale e con un minimo di un metro quadrato ogni dieci metri cubi della volumetria resa abitativa ed un massimo di venticinque metri quadrati per ciascuna nuova unità immobiliare, oppure, nel caso questo sia impossibile, al versamento al comune di una somma pari al costo base di costruzione per metro quadrato di spazio per parcheggi da reperire.

In Abruzzo invec quando un'impresa o cittadino ottiene il permesso a costruire, magari un palazzo di 5 piani, sapranno già di poter realizzare o vendere un pino in più senza dover realizzare i parcheggi agguntivi o gli spazi urbanistici per i residenti

"Dalla destra regionale arriva dunque una norma che da un lato incentiva gli abusi e dall’altro sicuramente sarà apprezzata da chi costruisce palazzi, poiché ne vedranno incrementato il valore, grazie all’aumento effettivo delle volumetrie destinabili alla vendita."

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