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Blasioli (Pd) sul bando per riqualificare il Ferrhotel in una casa dello studente: "Progetto del centrosinistra sul quale si sono perse delle opporunità"

Il consigliere regionale interviene in merito alla questione del bando per la riqualificazione della struttura in corso Vittorio Emanuele ricordando che si tratta di un progetto ideato e portato avanti dal centrosinistra comunale e regionale

Il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli, interviene in merito al bando pubblicato nella giornata di martedì 22 marzo dall'Aric per 5,4 milioni di euro destinati a convertire l’edificio “ex Ferrhotel” di Corso Vittorio Emanuele a Pescara in uno studentato da 76 posti letto, comprensivo di aule studio e spazi per la socialità e il ristoro. Blasioli parla di una vicenda lunga e travagliata avviatam nel 206 dall'allora assessore regionale Marinella Sclocco del centrosinistra, con il protocollo d'intesa modificato nel 2017 fra Comune di Pescara (proprietario dell’immobile),  l’Azienda per il diritto agli studi universitari di Chieti – Pescara, al fine di partecipare al Bando Miur e ottenere quindi le risorse necessarie per l’intervento. Nel 2019 vennero pubblicate le graduatorie e il progetto fu ritenuto idoneo:

"In qualità di presidente del consiglio comunale e poi di vice sindaco del Comune di Pescara mi occupai assiduamente della vicenda, ma anche nel corso di questi anni da consigliere regionale ho continuato a seguire l’iter contribuendo, nel corso di diverse sedute del consiglio regionale, all’approvazione di provvedimenti legislativi che potessero fornire all’Adsu - in anticipo rispetto alla ricezione del finanziamento - le risorse necessarie sia per la progettazione definitiva che per l’avvio dei lavori, al fine di accelerare i tempi. Un percorso complicato, caratterizzato da leggi più volte modificate, e che ha trovato la sua definizione solo con l’approvazione dell’Articolo 18 della legge regionale 32 del 13 dicembre 2022, con cui la Regione ha concesso un credito complessivo di 2,9 milioni di euro all’Adsu per consentire l’inizio degli interventi sia all’ex Ferrhotel che alla caserma pierantoni di Chieti.

Tuttavia, il ritardo accumulato - e che si sarebbe potuto in parte evitare - ha comportato la necessità di fronteggiare l’aumento dei prezzi e la necessità di ulteriori risorse, pari a euro 635.000, somma che probabilmente sarà garantita dal Comune ricorrendo al mutuo Bei."

Inoltre, ricorda Blasioli, per il Pnrr che ha stanziato 467 milioni di euro complessivi per le residenze universitarie, né il Comune di Pescara né la Regione Abruzzo abbiano partecipato ai bandi per i finanziamenti:

"Il centrodestra pescarese bocciò infatti un ordine del giorno a firma dei consiglieri di centrosinistra, che impegnava la Giunta a partecipare proprio ad uno di questi bandi, con la motivazione che si era al lavoro per una proposta nell’ambito dei successivi finanziamenti. Oggi possiamo dire che quanto promesso non è avvenuto, e al momento Pescara ha perso un’opportunità unica per incrementare il numero dei posti letto per gli studenti universitari oltre a quelli previsti nell’ex Ferrhotel e a quelli già a disposizione in via Croce, anch’essi frutto del lavoro del centrosinistra. Oltre che fare di Pescara una città che investe realmente nell’Università, ricucendo un rapporto con l’Ateneo troppo spesso trascurato, sarebbe stata l’occasione per procedere alla riqualificazione di altre strutture pubbliche o private da acquisire, e nel contempo promuovere il diritto allo studio."

Per Blasioli, infine, la riconversione del Ferrhotel è un tassello fondamentale per la rigenerazione complessiva di corso Vittorio Emanuele, ormai nell'abbandono come evidenziato dagli stessi residenti in questi giorni, con maggiore vitalità dovuta alla presenza degli studenti.
 

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