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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'appello di Blasioli e Paolucci (Pd): "Ripristinare le borse lavoro per i pazienti psichiatrici del Pescarese"

Nella sededel " Laboratorio Incontro”, centro di falegnameria socio-solidale sito a Montesilvano i consiglieri hanno chiesto il ripristino immediato della convenzione che consente ai pazienti psichiatrici di svolgere attività lavorative

Riattivare subito le convenzioni che permettono ai pazienti psichiatrici di ottenere borse lavoro. A chiederlo i consiglieri regionali del Partito Democratico Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, che hanno tenuto una conferenza stampa nella sede di “Laboratorio Incontro”, centro di falegnameria socio-solidale sito a Montesilvano in via Corno Grande 11 che offre questo genere di attività ai pazienti psichiatrici come strumento terapeutico-riabilitativo finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro. I consiglieri hanno spiegato:

"Lo scorso 12 novembre la Asl di Pescara ha approvato il nuovo regolamento, in vigore dal 1 gennaio 2022, che ha di fatto precluso il rinnovo delle borse lavoro ai soggetti con più di 55 anni di età. Da un giorno all’altro le convenzioni sono state cancellate, e molti utenti psichiatrici si sono trovati senza occupazione perdendo dignità, possibilità di inclusione e quel minimo di indipendenza guadagnata - le borse ammontano all’80% della pensione minima Inps, per un massimo di 10 ore settimanali -. Situazione incresciosa che li ha visti tornare a carico dei congiunti, spesso anziani e in difficoltà economiche, e che ha prodotto un peggioramento del loro equilibrio psico-fisico. Alcuni sono stati colpiti da crisi di inutilità e depressione per cui si è reso necessario il ricovero in strutture specializzate, costituendo un aggravio di costi per il servizio sanitario.

Se fino all’anno scorso nel Laboratorio Incontro i beneficiari dell’iniziativa erano 13, oggi sono solo 4. Allargando lo sguardo al territorio di Pescara, attualmente sono 110 le borse erogate, numeri davvero esigui per una misura che incide in maniera ridotta sul bilancio della sanità. Comprendiamo la ratio del regolamento che contempla un massimo di 5 rinnovi, si tratta infatti di uno strumento riabilitativo e non assistenziale, ne contestiamo tuttavia le tempistiche dato che le convenzioni sono state annullate in prossimità della scadenza."

Durante l'incontro è intervenuto anche Pasquale, che da 4 anni lavora nella falegnameria del laboratorio, dove realizza mobili, oggettistica, bomboniere:

"Diversi compagni facevano affidamento su questa attività, la comunicazione del mancato rinnovo è arrivata in extremis, il 22 dicembre, in molti sono tornati a casa con i genitori, alcuni hanno subito gravi scompensi".

Paolucci ha evidenziato lo straordinario impegno dei volontari in tutte le realtà che si occupano di inclusione e riabilitazione, ed assieme a Blasioli ha concluso:

"Abbiamo interpellato la Asl per conoscere quanti fra i beneficiari del contributo economico hanno poi effettivamente trovato occupazione. E il fatto che ne sia risultato solo uno, a Popoli, dimostra come uno strumento sicuramente utile nelle intenzioni non produca all’atto pratico un risultato apprezzabile nella vita futura di queste persone. Intendiamo dunque rivolgere un appello ad azienda sanitaria e Regione Abruzzo allo scopo di implementare il numero delle borse lavoro erogate, poiché sono tanti i soggetti che potrebbero accedere al beneficio e al momento non ne hanno la possibilità, e di individuare soluzioni, congiuntamente a Comuni, Anci, Cna, Confindustria, organizzazioni di categoria e mondo delle imprese, che consentano ai soggetti interessati stabilizzare dopo un certo numero di anni la propria presenza all’interno delle aziende e degli enti presso cui hanno prestato la propria opera, scongiurando ricadute. "

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