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Bici sequestrate: salta il voto sulla mozione per annullare le multe

La votazione dell'ordine del giorno è saltata per la mancanza del numero legale in aula durante il consiglio. D'Incecco, di Forza Italia, attacca il PD: "Consiglieri di maggioranza in fuga"

Rimandato per mancanza di numero legale il voto del consiglio comunale sull'ordine del giorno presentato dall'opposizione per chiedere l'annullamento dei sequestri e delle multe ai ciclisti che avevano parcheggiati le bici sulle aiuole in occasione del blitz della Polizia Municipale.

A commentare l'accaduto il vicecapogruppo di Forza Italia al Comune D'Incecco, che parla di un Pd in "fuga": "Al momento del voto la maggioranza ha pilatescamente fatto mancare il numero legale, fra l’altro lasciando col cerino acceso in mano il Presidente del Consiglio, Francesco Pagnanelli, che ha anche votato a favore. Ovviamente il documento tornerà in aula alla prossima seduta del Consiglio, ma è evidente che il non-voto odierno è comunque una chiara presa di posizione del Pd e di tutto il centro-sinistra contro la città, una maggioranza di sinistra forte con i deboli e debole con i forti, esattamente come il sindaco Alessandrini, capace di dimostrare rigore intransigente nel far rimuovere e sequestrare le bici dei poveri pescaresi che hanno avuto la pessima idea di raggiungere le nostre spiagge sulle due ruote, parcheggiandole, purtroppo, sulle aiuole del lungomare, a fronte di una carenza evidente di rastrelliere."

L'attacco

D'Incecco poi parla di una situazione paradossale a Pescara dove vengono tollerati ambulanti abusivi e senzatetto che dormono in strada mentre i cittadini vengono sanzionati per infrazioni giuste ma di importanza marginale. "Peccato che le bici sequestrate si trovassero sulle aiuole dinanzi alle quali c’erano anche gli extracomunitari a vendere merce contraffatta, e peccato che, mentre scattava la confisca delle bici, gli agenti e gli amministratori di maggioranza non si siano accorti dei venditori extracomunitari abusivi, rimasti ad assistere divertiti alle operazioni di rimozione delle bici, mentre le loro bancarelle abusive non le toccava nessuno. Non esitiamo a definire paradossale il comportamento di un sindaco che è diventato ‘imbarazzante’ per la città. Riteniamo infatti che, nel far rispettare le norme di buon comportamento, ci debba essere una scala di priorità e senza dubbio riteniamo che garantire l’ordine pubblico in una città che oggi versa nel caos più completo sia molto più urgente del disturbo ‘visivo’ determinato da una bici lasciata accanto a un albero".

BLITZ CONTRO LE BICI SULLE AIUOLE LUNGO LA RIVIERA

"Al momento del voto, però, appena dopo aver approvato l’ennesima delibera a favore dei venditori ambulanti extracomunitari, ovvero la variazione di bilancio per finanziare i lavori di allestimento del mercatino loro riservato sotto il tunnel ferroviario, il centro-sinistra è letteralmente scappato dall’aula, sperando forse di evitare l’imbarazzo nei confronti dei pescaresi: solo 9 i consiglieri in aula, a votare a favore io e Marcello Antonelli per Forza Italia, il Presidente del Consiglio Pagnanelli, e il consigliere Pd Natarelli; ha votato contro il giovane consigliere Pd Emilio Longhi; non hanno votato i consiglieri di maggioranza Lola Berardi, Giuseppe Bruno, Marco Presutti e Scurti. Un segnale politico chiaro alla città: i pescaresi, secondo la maggioranza Pd, dev’essere vessata e tassata, perché poi i soldi tirati fuori dalle tasche dei pescaresi, servono ad alimentare il mercato degli extracomunitari sotto il tunnel ferroviario, il messaggio è chiaro. L’Ordine del giorno tornerà in aula alla prossima seduta, e lì vedremo chi si darà alla fuga”.

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