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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Bandiera ammainata in consiglio regionale, un lettore: "Più Europa, meno squallore"

L'intervento di un nostro lettore dopo il gesto di Sospiri: "Il male che affligge la Ue non risiede nell'ideale di Europa unita e sovranazionale, ma va cercato nell'egoismo dei governi nazionali dei 27 Stati membri"

Egregio Direttore,

quanto avvenuto durante l'ultima seduta del consiglio regionale dell'Abruzzo, ovvero l'ammainamento della bandiera europea da parte di Lorenzo Sospiri, è un fatto di una gravità inaudita. Tale gesto è reso ancor più odioso dal fatto che chi l'ha compiuto ricopre un ruolo posto a garanzia della neutralità e serietà dell'assemblea rappresentativa di tutti i cittadini abruzzesi. Il gesto di Sospiri e la bassa propaganda che ne è scaturita tradiscono inoltre una scarsa conoscenza dell'ordinamento dell'Unione Europea, le sue dinamiche interne e le cause profonde della sua debolezza.

Il male che affligge la Ue non risiede infatti nell'ideale di Europa unita e sovranazionale per il quale, al contrario, tanti partigiani, intellettuali e statisti italiani si sono battuti sin dal tempo dei totalitarismi. Esso va piuttosto cercato nell'egoismo dei governi nazionali dei 27 Stati membri, simboleggiato dall'eccessivo peso del Consiglio Europeo (l'organo che li rappresenta) all'interno dell'assetto dell'Unione.

Sono i governi nazionali, da sempre gelosi delle proprie prerogative e dei giochi di potere, a non aver conferito alle istituzioni realmente comunitarie quali la Commissione e il Parlamento Europeo le competenze, i poteri e le risorse necessari ad agire a livello federale nell'interesse di tutti i cittadini europei.

Furono proprio le logiche nazionaliste di alcuni Paesi membri ad affondare nel 2007 il progetto di Costituzione Europea che avrebbe permesso all'Unione di fare il salto di qualità. La crisi economica, quella migratoria e quella sanitaria sono infatti facce della stessa crisi di identità che affligge l'Unione: una crisi generata dal fatto che, se da un lato non perdiamo occasione per lamentarci del mancato aiuto della Ue, dall'altro non l'abbiamo mai dotata dei poteri necessari a traghettarci attraverso la complessità del XXI secolo.

Oggi più che mai ci serve un'Europa unita, federale e imperniata su istituzioni dotate di visione globale e maggiore legittimazione democratica, quali il Parlamento e la Commissione. Certo, l'operato della UE non è sempre esente da colpe, così come quello di qualsiasi altra pubblica istituzione. In tali casi, è dovere di ogni cittadino, europeista o meno, esercitare il proprio diritto di critica, a patto che questa sia costruttiva: l'esatto contrario di quanto fatto da Sospiri.

Il silenzio del presidente della Regione su questo squallido gesto resta assordante: chiedere le dimissioni di chi l'ha compiuto sarebbe un segno di rispetto verso tutti gli abruzzesi e le istituzioni che li rappresentano. In conclusione, lungi dall'essere la soluzione ai problemi del presente, il sovranismo e l'egoismo nazionale alla base di gesti come quello di Sospiri sono un esempio del male che affligge la nostra Europa. Se sarà curabile o meno, questo dipenderà solo da noi.

Cordiali saluti,

Edoardo Di Paolo

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