Bandiera europea ammainata, D’Incecco: "Chi ha fatto polemica era in malafede"
Il consigliere regionale è inoltre il primo firmatario di un ordine del giorno con cui ieri si è chiesto al sindaco Carlo Masci e alla sua giunta di ammainare la bandiera europea anche al Comune di Pescara
Il capogruppo comunale della Lega Vincenzo D’Incecco, che è anche consigliere regionale, interviene sulla bandiera europea che è stata ammainata all'Emiciclo:
“Chiedere di ammainare la bandiera europea non era un atto di disobbedienza, ma piuttosto è servito per alzare il velo su un problema autentico che ha assunto dimensioni tragicamente eccezionali con l’epidemia da coronavirus, ovvero l’assenza di un’Europa realmente unita e solidale con i propri popoli che, più di altri, sono deboli e stanno soffrendo. Chi ha voluto sterilizzare il dibattito sulla legittimità o meno del singolo gesto era in malafede”.
D’Incecco è inoltre il primo firmatario di un ordine del giorno con cui ieri si è chiesto al sindaco Carlo Masci e alla sua giunta di ammainare la bandiera europea anche al Comune di Pescara:
“Abbiamo voluto sollevare lo stesso problema di cui si sta tanto dibattendo negli ultimi giorni in tutta Italia, perché se decine e decine di sindaci, o presidenti di Regione e di consigli regionali, oggi, stanno rimuovendo il vessillo europeo dai palazzi istituzionali, non credo che siano tutti impazziti, ma forse stanno denunciando in modo forte e concreto il disagio collettivo”.
D'Incecco fa inoltre sapere che la Lega porterà un nuovo odg all’esame della prossima seduta del consiglio comunale.