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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Assessore Civitarese silurato da Alessandrini? Arrivano le critiche

A commentare la probabile uscita dalla giunta del docente universitario il centrodestra che chiede le dimissioni del sindaco e l'Istituto Nazionale di Urbanistica che parla di una scelta errata

L'assessore Civitarese, entrato in giunta un anno fa, a breve potrebbe cedere il posto a Gianni Teodoro. La notizia, circolata ormai da diversi giorni in città, per molti sembra ormai quasi certa ed ha contribuito ad alimentare il vespaio di polemiche, critiche e commenti relativi alle ultime turbolenze nella giunta Alessandrini.

Il possibile avvicendamento che il sindaco potrebbe portare a termine per tentare di ricucire lo strappo con la lista Teodoro, è stato duramente criticato dal centrodestra che chiede le dimissioni immediate di Alessandrini e la nomina di un commissario:

"Con questa ennesima scellerata operazione, Alessandrini ha perso anche lo 0,1 per cento di credibilità che ancora gli restava, la sua è una giunta non ‘balneare’, ma ‘serale’, nel senso che ciò che viene deciso la sera, già non è più valido al mattino successivo. La scelta migliore per la città sono oggi le dimissioni del sindaco per affidare la città a un Commissario e tornare alle urne a primavera prossima, non possiamo continuare con un’amministrazione assente che ha prodotto solo problemi senza mai trovare
soluzioni”

Gli esponenti dell'opposizione cittadina proseguono parlando di una giunta priva di qualsiasi credibilità manovrata nemmeno tanto velatamente dal Governatore D'Alfonso, tramite il capo di gabinetto Dezio da sempre braccio destro dell'attuale presidente della Regione.

TEODORO AL POSTO DI CIVITARESE?

Critiche arrivano anche dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, che elogia Civitarese per la sua professionalità e per il percorso avviato all'interno dell'amministrazione comunale pescarese:

"Il Prof. Civitarese ha portato con generosità la propria notevole competenza nell'azione di governo del territorio comunale, dopo anni di scelte dal basso profilo e di sostanziale delega esterna  delle prospettive di riqualificazione, prive, peraltro della necessaria taratura amministrativa e di fattibilità. Questa, del resto, è stata la principale motivazione della sua chiamata: affidare in mani competenti un settore vitale dell'Amministrazione. Durante il suo assessorato sono stati posti sul tavolo e fatti oggetto di azione amministrativa i maggiori temi della città: dal sistema della mobilità alle proposte e studi sulle sue maggiori aree di trasformazione. Ciò è avvenuto all'interno di un dibattito cittadino che finalmente registra segnali di ripresa, con l'espressione, come è opportuno e salutare, sia delle posizioni critiche che di adesione alle proposte"
 

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