rotate-mobile
Politica

L'asilo si farà in via della Fornace Bizzarri, l'amministrazione conferma la scelta e assicura: "Gli alberi saranno preservati"

La risposta all'interrogazione presentata dall'opposizione conferma che una voltura catastale per l'area di via Celestino V si può fare, ma con il rischio di contenziosi ribadisce Santilli sottolineando che ci sarebbero vincoli per cui l'area andrà al Banco Alimentare, ma sul verde i due rassicurano: un altro parco si farà e gli alberi di quello esistente non saranno tagliati, due o tre al massimo espiantati

Sì il terreno di via Celestino V potrebbe entrare nella piena disponibilità del Comune con una voltura catastale e lo si potrebbe fare attraverso due distinte procedure, ma “nel caso in cui il Comune presentasse una richiesta di voltura senza tali atti di accertamento e la stessa voltura venisse accettata dai servizi catastali dell’Agenzia delle entrate, la condizione sospensiva non potrà essere considerata cancellata (fattispecie già verificatasi per altre particelle nello stesso comprensorio) con possibili risvolti giuridici sulla proprietà che meritano necessario approfondimento”, ma proprio in virtù di quei contenziosi che ne potrebbero scaturire visto anche quello che c'è già stato con Cocea e anche alla luce della necessità di fare approfondimenti i cui tempi non sono quantificabili, il contestato asilo di via della Fornace Bizzarri non cambierà destinazione e si realizzerà dove ora c'è il parco.

Il virgolettato è quanto riportato nella risposta all'interrogazione presentata dall'opposizione in consiglio comunale e data dalla dirigente del servizio tecnico patrimonio immobiliare ed espropriazioni. Che indietro non si torna lo confermano il sindaco Carlo Masci e il vicesindaco con delega al verde Gianni Santilli con quest'ultimo che fa anche sapere di aver incontrato, a nome del comitato nato nel quartiere in difesa dell'area verde, Antonio Dichiarante illustrando allo stesso le ragioni per cui la scelta che è stata fatta non muterà. E quelle ragioni, aggiunge Santilli, si ritrovano nel fatto che “come io, il sindaco Carlo Masci, il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli e l'ingegner Giuliano Rossi abbiamo spiegato, ci sono dei vincoli su quel terreno che andrà sicuramente, quando sarà, al Banco Alimentare che ne ha fatto già richiesta nel mese di marzo”. Una richiesta su cui ad aprile si era espresso sempre il settore pianificazione territorio che invitava a “riflettere” sul se la cessione potrebbe o meno inficiare “sulla programmazione e infrastrutturazione di nuovi spazi verdi di quartiere nonché sulla pianificazione delle opere pubbliche di relazione”. Come a dire che il verde va preservato e proprio il verde è il nodo della questione. Un punto su cui, ancora una voltra, Santilli che Masci rassicurano. Si sta già cercando di individuare con gli uffici un'area limitrofa per la realizzazione di un nuovo parco fa sapere il vicesindaco e comunque, dicono entrambi, l'asilo che sarà realizzato lo si sta modulando così che gli alberi ventennali presenti e per proteggere i quali il comitato dei residenti ha più volte sollevato la voce, non saranno toccati. Al massimo, riferiscono entrambi, saranno due o tre quelli che rischiano di essere tagliati, ma che lo saranno soltanto se, sottolineano, non sarà possibile la loro ripiantumazione.

Argomentazioni quelle riguardo l'impossibilità di riacquisire l'area evitando contenziosi che non convince chi dai banchi dell'opposizione sostiene la battaglia dei cittadini e che vede nella risposta degli uffici la possibilità di procedere con la voltura catastale così da poter chiedere al ministero se sia o meno possibile delocalizzare l'asilo. Una risposta il capogruppo del Pd Piero Giampietro la attende, come aveva già annunciato, dalla corte dei conti.

Per l'amministrazione, al contrario, la partita si può dire chiusa. “Le scelte non si fanno a caso – dichiara Masci -. Non è che il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno interesse a mettersi contro i cittadini. Le scelte vengono fatte su base di verifiche effettive del territorio. Certo non si può accontentare tutti. Pescara ha bisogno di asili nido e dopo anni avremo 240 posti in più in città con quelli che realizzeremo. Gli spazi sono quelli che ha il Comune di Pescara e quello di via della Fornace Bizzarri – aggiunge – è da sempre previsto come un'area per la realizzazione di servizi pubblici. Lo è da quando è stata firmata la convenzione che ha permesso di realizzare i palazzi. Se ci fossero state possibilità diverse – prosegue – le avremmo utilizzate a valutate. Ma ogni valutazione che abbiamo fatto ci ha portati a dire che quella è l'area più indicata. Il tutto in una situazione in cui abbiamo dovuto decidere in tempi previ perché il pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) questo dice: decidete e fate subito se volete le risorse e Pescara penso che non possa permettersi di perdere i fondi per gli asili nido”.

Quindi le rassicurazioni sul fatto che gli alberi saranno tutelati. “Non taglieremo un albero in quell'area perché l'asilo nido lo stiamo modulando e se uno o due dovranno essere tolti faremo di tutto per non eliminarli ma ripiantarli. Mi sembra che ci siano tutte le possibilità per far quadrare il cerchio. Lo stesso discorso – precisa – vale per via Santina Campana dove l'asilo sorgerà al posto degli orti urbani per i quali troveremo altri spazi”.

Da capire se la battaglia dei residenti si fermerà, ma tutto fa pensare che non sarà così dato che ieri al consiglio straordinario sull'area di risulta erano presenti sia quelli di via della Fornace Bizzarri che quelli di via Santina Campana. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'asilo si farà in via della Fornace Bizzarri, l'amministrazione conferma la scelta e assicura: "Gli alberi saranno preservati"

IlPescara è in caricamento