Arresti in Comune, sulle procedure dei fondi pnrr il Pd aveva chiesto tutele a ottobre 2022: la lettera inviata al sindaco
L'avvio delle indagini riportate su alcuni organi di stampa avevano spinto i consiglieri dem a chiedere tutele nella gestione dei fondi, "ma è rimasta inascoltata", denunciano oggi sostenendo che se forse si fosse prestata attenzione la ratifica per la cessione dell'area di risulta alla Regione non ci sarebbe stata
Era il 22 ottobre 2022 quando il capogruppo del Pd Piero Giampietro e i consiglieri del partito Marco Presutti, Francesco Pagnanelli e Stefania Catalano, inviarono una lettera riservata al sindaco per chiedere di “mettere in sicurezza” spiegano oggi, il settore Lavori pubblici del Comune di Pescara all'indomani delle notizie stampa in merito ad un'indagine avviata su alcuni appalti.
Indagine che, si evince dalla lettera che hanno deciso di rendere pubblica a seguito del terremoto che ha investito Palazzo di Città e che ha portato all'arresto del dirigente dimissionario Fabrizio Trisi e altre tre persone, aveva messo in allarme i consiglieri seppur fatta salva, specificano, la presunzione d'innocenza. La “preoccupazione profonda” che esprimono, si legge, era relativa al fatto che di lì a poco si sarebbero avviate le procedure del pnrr i cui appalti, per un totale di 5 milioni di euro, sono in capo all'indagine della guardia di finanza che ha scosso la politica locale.
Una lettera a cui il primo cittadino lamentano, non avrebbe mai risposto a fronte di una situazione che oggi per l'opposizione e dunque anche per gli altri gruppi di minoranza, rischierebbe di far saltare tutte le opere pubbliche programmate con il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Una situazione che comunque potrebbe avere ricadute su tutte le opere pubbliche in capo al settore, hanno aggiunto i consiglieri comunali nel corso di una conferenza stampa, a cominciare da viale Marconi e per finire alla cessione di parte dell'area di risulta alla Regione per la realizzazione della sede unica. Su questa una annotazione l'ha fatta proprio Presutti per il quale gli arresti di oggi “rendono ancora più spiacevole quanto avvenuto in consiglio comunale per l'approvazione di quella determina con cui è stato ratificato l'Accordo di programma e approvata in fretta e furia negandoci il dibattito”, sottolinea riferendosi al fatto che gli emendamenti presentati sono stati praticamente cassati in toto. Per lui e per gli altri consiglieri se si fosse fatto qualcosa prima forse, ha concluso Presutti “quella delibera non sarebbe mai stata approvata”.
L'evoluzione di fatti ha portato quindi le opposizioni a chiedere le dimissioni del sindaco anche per ragioni etiche, è stato detto dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, visti i reati contestati oltre quelli direttamente collegati alla pubblica amministrazione e cioè lo spaccio di stupefacenti. Tutto questo alla luce del fatto, hanno sostenuto compattamente tutti i gruppi di minoranza, di quella fiducia espressa più volte dal sindaco al dirigente e reiterata anche sabato quando, proprio per l'indagine in corso, quest'ultimo ha rassegnato le sue dimissioni.
La lettera inviata dai consiglieri del Pd al sindaco il 22 ottobre 2022
“Caro sindaco, spinti da profonda preoccupazione per il funzionamento e la tutela dell'amministrazione comunale – scrivevano i consiglieri comunali - vogliamo rivolgerti un invito a voler prendere in considerazione la difficile situazione posta in capo al settore Lavori pubblici, la cui dirigenza è stata affidata con incarico fiduciario all'architetto Fabrizio Trisi”.
“L'indagine attualmente in corso di cui hanno riferito gli organi di stampa in relazione agli affidamenti e agli incarichi conferiti a tale settore e del richiamato dirigente tuo fiduciario diretto, impone una necessaria premura per garantire ogni possibile trasparenza in relazione alle questioni di cui scrive la stampa e più in generale alle attività attualmente in essere, ma più ancora esige la messa in sicurezza dell'ente rispetto al rischio di determinare ricadute negative anche e soprattutto in considerazione del fatto che proprio il settore lavori pubblici deve gestire gli ingente interventi del pnrr relativi alla città di Pescara”, proseguono i consiglieri.
“Occorre scongiurare in ogni modo che possa perdere credibilità l'amministrazione e che si possano generare incertezze sulla piena legittimità ed efficacia dei livelli di responsabilità preposti a far procedere agli adempimenti che nel caso del pnrr conoscono tempi strettissimi per evitare di perdere premialità e gli stessi finanziamenti. Oltre alla rapidità, la pubblica amministrazione esige anche la trasparenza e legittimità non siano mai messe in discussione”, si legge ancora nella lettera.
Quindi l'invito al sindaco “a provvedere perché si possa celermente rendere conto di ogni procedura svolta e in atto e a porre in sicurezza lo strategico settore dei lavori pubblici” al fine di “evitare che l'ente in questo momento cruciale dell'avvio delle procedure per il piano nazionale di ripresa e resilienza e del processo di fusione che porterà alla nascita della Nuova Pescara”.
“In particolare riteniamo urgente garantire l'individuazione esatta delle procedure messe in discussione e non ancora giudicabili discutibili, incaricare per la rilettura delle citate procedure figure dell'ente che abbiano consapevolezza tecnica e giuridica, assumendo le opportunità iniziative nel delicato settore delle opere pubbliche, consapevoli che in tale settore un grande ruolo è quello della manutenzione, il che vuol dire a Pescara la sicurezza per la circolazione. Te lo chiediamo ben consapevoli dei principi di garanzia e di presunzione di innocenza previsti dal nostro ordinamento – concludono - e che la pubblica amministrazione ha bisogno nel presente di garantire la piena indiscussa agibilità della sua azione a vantaggio della cittadinanza”.