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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

Arresti in Comune, il centrosinistra replica al sindaco: "Dimissioni unica soluzione, sua la responsabilità politica"

Per i consiglieri di opposizione non è questione di garantismo perché presunzione d'innocenza non è in discussione, ma l'inchiesta c'è e sui dubbi nella gestione del settore Lavori pubblici tante sarebbero state le loro segnalazioni rimaste senza risposta

In discussione non c'è il garantismo, ma il fatto che dubbi su come si operasse nel settore Lavori pubblici erano stati sollevati già da tempo. Questa la ragione per cui per il centrosinistra soluzioni diverse da quella delle dimissioni del sindaco Carlo Masci non ce ne sono perché sua sarebbe comunque la “responsabilità politica”.

Questa la posizione ribadita e con cui replicano alle dichiarazioni del primo cittadini che ha fatto appello al garantismo in merito al terremoto che ha scosso Palazzo di Città e che ha portato all'arresto, tra i quattro fatti dalla guardia di finanza, del dirigente Fabrizio Trisi per reati inerenti presunti appalti pilotati e spaccio di droga. “Irresponsabili” per i consiglieri comunali di minoranza del Partito democratico e della lista Sclocco sindaco le sue parole e quelle con cui il deputato Guerino Testa che ha difeso il primo cittadino.

Se la presunzione d'innocenza resta è pur vero che l'inchiesta c'è ed è proprio ciò che non si sarebbe fatto per tutelare il Comune che il centrosinistra contesta, come già fatto nei giorni scorsi con il Pd che ha anche reso pubblica una lettera inviatagli ad ottobre 2022, al sindaco.

“Ci sono state decine di sedute del consiglio comunale, mozioni, interrogazioni nelle quali abbiamo denunciato costantemente, carte alla mano, l’opacità della gestione del settore Lavori pubblici – tornano a denunciare Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli.

“Ci sono state conferenze stampa, manifestazioni, proteste pubbliche per denunciare persino la difficoltà di riscontro negli accessi agli atti – incalzano -. Molti dipendenti del Comune hanno denunciato al vertice politico dell’ente il clima insostenibile che c’era in quel settore. Addirittura il dirigente aveva cercato di contenere i poteri della commissione Controllo e garanzia del consiglio comunale, presieduta dall’opposizione, lamentandone le troppe convocazioni nelle quali si chiedeva di approfondire le vicende dei Lavori pubblici”, fanno sapere.

“A fronte di tutto ciò il sindaco Masci ha taciuto, hanno taciuto i suoi assessori, e hanno continuato a coprire politicamente il dirigente, dandogli sempre più potere facendolo diventare una sporta di plenipotenziario. Noi non entriamo nel merito delle indagini per le quali manteniamo il rispetto costituzionale della presunzione di innocenza: qui i parliamo invece di responsabilità politica. E il dato di fatto è che il sindaco Masci e l’intero vertice politico del Comune sono stati consapevoli della gestione dei Lavori pubblici e hanno garantito copertura politica al dirigente nominato in modo fiduciario, con tutto quello che ne è conseguito, malgrado le nostre segnalazioni, comunicazioni e proteste”.

“L'opposizione non è stata ascoltata, è stata garantita la massima agibilità politica e amministrativa a chi oggi è fatto oggetto di ipotesi di reato gravissime. Ed è per questo – concludono le opposizioni - che non c’è alcuna alternativa praticabile alle dimissioni e al ritorno alle urne”.

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