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Arredo Urbano e Piano di Colore: ecco le nuove regole del Comune

L'amministrazione Mascia ha preparato un regolamento per definire criteri e scelte per quanto riguarda l'arredo urbano ed i colori nelle zone di pregio della città

Arriva il Piano per l'Arredo Urbano e il Piano Colore per le zone di pregio e storiche della città. Lo ha fatto sapere il Comune, che a fine agosto presenterà la delibera al Consiglio Comunale.

Niente più condizionatori d’aria sistemati all’esterno dei palazzi storici o nelle aree di pregio, niente ombrelloni o tende multicolori né palazzi dai colori differenti. Arrivano le regole inderogabili per effettuare opere di manutenzione o per l’installazione di elementi di arredo urbano sul territorio cittadino, a tutela e salvaguardia dell’ambiente e, soprattutto, del nostro patrimonio, specie nei cosiddetti luoghi identitari della città, come il centro storico o, anche, l’area circostante la Riserva naturale dannunziana, dunque aree di particolare pregio architettonico e paesaggistico.  Sarà anche lo strumento che andrà a disciplinare l’installazione di insegne pubblicitarie o elementi di arredo urbano, come vasi, fioriere o tavolini e sedie all’esterno dei locali” ha detto il sindaco Mascia.

"Per centro storico si intende l’area dell’insediamento circoscritto dalle mura della vecchia piazzaforte con via dei Bastioni, corso Manthonè, via delle Caserme, piazza Garibaldi e piazza Unione, area caratterizzata da presenze urbanistiche-identitarie importanti, come la Casa Natale di d’Annunzio, la casa natale di Ennio Flaiano, o il Museo delle Genti d’Abruzzo, ex Bagno Borbonico, o anche il Teatro Michetti. Per ‘zona ambientale’ abbiamo inteso soprattutto l’area di conservazione identificata come Rione Pineta che si estende invece a sud della città, tra la pineta d’Avalos e il mare, sino al torrente Vallelunga. Per l’applicazione del Regolamento per l’arredo urbano invece abbiamo diviso la città in tre zone e, oltre quella d’interesse storico-ambientale, c’è la zona urbana consolidata, che fa riferimento al tessuto urbano a ridosso delle grandi direttrici del traffico, come viale Bovio, corso Vittorio Emanuele, via Marconi e via d’Annunzio e le riviere nord e sud; e infine tutte le altre zone del territorio comunale a ovest del tracciato ferroviario, dunque aree produttive, con insediamenti artigianali, industriali, ma anche residenziali

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