Approvato il progetto per la ristrutturazione dell'ex scuola Muzii
L'importo dei lavori è di 9 milioni di euro. È prevista anche la realizzazione di un nuovo auditorium da 500 posti
Approvata ieri dalla giunta comunale la delibera per la ristrutturazione dell'ex scuola media Muzii, in via Saffi, abbandonata da anni e spesso finita al centro di vicende di cronaca dove si rifugiano disperati e tossicodipendenti. L'edificio, i cui locali sono stati riacquisiti dal Comune grazie al federalismo fiscale, verrà annesso al conservatorio Luisa D'Annunzio. L'importo dei lavori è di 9 milioni di euro.
La facoltà di Architettura dell’università D'Annunzio ha elaborato le linee-guida che sono state alla base della stesura del progetto firmato da Tommaso Vespasiano, coadiuvato dagli ingegneri Libbio Antonelli e Marcello Conocchia, dall’architetto Manuela Romano e dal geometra Michele Aureli. Il Comune, con la precedente giunta, aveva chiesto il finanziamento secondo quanto previsto dall’articolo 4 del decreto interministeriale Mef-Miur n. 57864 del 06 aprile 2018, con fondi a destinazione vincolata.
Il recupero dell'ex scuola fa perno su una rifunzionalizzazione degli spazi interni in conformità con le linee guida del ministero dell’istruzione in materia di edilizia scolastica, con opere di opere di miglioramento sismico e adeguamento delle misure di sicurezza antincendio. L'intervento prevede l'abbattimento completo dei due edifici (ex palestre) adiacenti e connessi al sistema principale, attualmente in stato di avanzato degrado e rischio strutturale, nonché la demolizione parziale dell'involucro degli edifici, ex aule, al fine di realizzare un miglioramento sismico della struttura e la ridefinizione di un involucro altamente performante dal punto di vista energetico.
Verranno realizzati due nuovi fabbricati, l'uno finalizzato alla configurazione di una biblioteca specializzata/audioteca, l'altro destinato a concretizzare un nuovo spazio aperto anche alla città. Previste altresì la riconfigurazione dei seminterrati per la realizzazione di un sistema integrato di fruizione con la cittadinanza e la riorganizzazione degli spazi aperti all'interno dell'area oggetto di intervento mediante la realizzazione di percorsi, luoghi per la sosta etc.
Nel 2019 il M5S aveva attaccato l'amministrazione dopo l'approvazione, da parte delle commissioni comunali, del progetto riguardante la riqualificazione dell'ex scuola. Per Erika Alessandrini venivano violati il piano regolatore e una legge nazionale in materia, in quanto serviva una variante al piano considerando la prevista realizzazione di un nuovo auditorium da 500 posti senza che, però, in zona ci fosse più la possibilità di recuperare parcheggi e dove i posti auto sono già carenti da anni.
