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L'assessore Del Trecco sul piano di risanamento acustico: "Nessuno spegne la città, individueremo altre zone per la movida"

L'esponente di giunta e tre dei consiglieri del gruppo di Forza Italia rassicurano sulla sua applicazione e ne difendono le ragioni. L'obiettivo è anche quello di delocalizzare in zone meno residenziali la vita sociale serale

“Il Piano di risanamento acustico nasce per assicurare il rispetto della legge che ci impone di adottare uno strumento di tutela della salute dei cittadini. Non spegneremo la città, non faremo scendere il coprifuoco, non metteremo il bavaglio né il silenziatore, piuttosto continueremo a incentivare la movida con tutti gli eventi di spettacolo, culturali e di sport che stiamo organizzando, ma che dovranno ovviamente svolgersi rispettando la norma e i diritti di tutti. Sicuramente ci impegneremo per trovare anche altre zone della città, che abbiano un carattere meno residenziale e che potrebbero invece essere interessate a sviluppare una post-movida fino a tarda notte”.

Con queste parole l'assessore comunale all'Ambiente Isabella del Trecco e pare del gruppo consiliare di Forza Italia, commenta l'approvazione in consiglio comunale del piano di risanamento acustico. In parte perché se a dire sì sono stati i consiglieri Claudio Corce, Manuela Peschi e Alessio di Pasquale, a non votarlo il piano sono stati altri tre consiglieri del partito: Ivo Petrelli e Roberto Renzetti che in aula non c'erano e Fabrizio Rapposelli che lo ha definito “una follia”.

“Non c’è alcuno spauracchio da agitare – precisano i consiglieri e la Del Trecco -. Per giorni i partiti di opposizione hanno continuato a gettare benzina sul fuoco, affermando il nostro presunto intento di spegnere la città. Semplicemente non è vero”, ribadiscono sottolineando che lo strumento servirà non solo per garantire il riposo ai residenti, ma anche agli esercenti “ai quali comunque vogliamo garantire il diritto di lavorare senza spegnere la socialità e la convivialità”. La città ha una vocazione naturale per la movida anche sul mare, sottolineano rispedendo al mittente il timore che il piano si abbatterà anche sugli stabilimenti balneari. “Occorre però necessariamente trovare un punto di equilibrio con i residenti di piazza Muzii che hanno ovviamente diritto al riposo e alla tranquillità, ricordando che il piano di risanamento acustico nasce perché qualcuno ha esagerato in passato”, sottolineano. Quel punto di equilibro sarebbe proprio quel piano migliorato con la deroga agli eventi previa autorizzazione del Comune, la scelta di fare come prima cosa nuove rilevazioni da parte dell'Arta così che se non vi saranno sforamenti non sarà neanche necessario applicarlo, precisano, e la costituzione del tavolo tecnico che “esprimerà pareri sulle singole problematiche dovessero essere poste o assumerà decisioni che comunque, prima di essere messe in atto, dovranno essere avallate dalla giunta comunale in via prioritaria”.

“L’obiettivo di Forza Italia è quello di tutelare tutte le forze in campo, dunque residenti e operatori del terziario, tutti con gli stessi diritti da proteggere, un’impresa che è assolutamente realizzabile superando una sterile guerra pregiudiziale per entrambe le parti. Per questa ragione – ribadiscono ancora una volta Croce, Di Pasquale e Peschi - avvieremo una ricerca sul territorio per individuare anche l’eventuale disponibilità di altri siti, meno residenziali, in cui poter sviluppare quella che noi chiamiamo ‘post-movida’ e cioè la movida notturna che va dalla mezzanotte a tarda ora”.

“Comprendiamo i timori espressi dagli operatori economici di piazza Muzii – concludono -, timori che comunque si infrangeranno dinanzi alla realtà dei fatti. Bisogna avere una visione della città più a lungo termine e non pensare solo a quello che accade oggi, ma piuttosto a come immaginiamo la città fra dieci anni”.

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