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Martedì, 23 Aprile 2024
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Approvata la delibera, i locali potranno continuare ad avere i parklet

Il consiglio comunale di Pescara, convocato per questa mattina dal presidente Marcello Antonelli, ha approvato la delibera con 19 voti favorevoli e 8 contrari. Soddisfatto l'assessore al commercio Cremonese

Il consiglio comunale di Pescara, convocato per questa mattina dal presidente Marcello Antonelli, ha approvato, con 19 voti favorevoli e 8 contrari, la delibera che modifica il regolamento per la gestione dei parklet in città. Il documento è passato con ulteriori adeguamenti del testo illustrato in aula dall’assessore al commercio Alfredo Cremonese, accogliendo in parte le indicazioni di otto emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. C'è ora la possibilità di prolungare di un altro anno (fino al 31 ottobre 2023, salvo ulteriori proroghe) l’occupazione di suolo pubblico.

I parket: cosa sono e come funzionano

Ai titolari di esercizi pubblici, quindi bar e ristoranti, che dall’estate del 2021 - quindi in piena pandemia - avevano avuto la possibilità di sfruttare gli spazi all’esterno delle loro attività al posto di quelli interni, viene chiesto di adeguare entro 120 giorni il profilo estetico delle aree già utilizzate (che constano spesso di pedane per prolungare i marciapiedi) con l’allestimento, lungo tutto il perimetro dell'area in uso, di pannelli in vetro antinfortunistico, infrangibile e trasparente (fino a un’altezza di 120 centimetri) supportati da telai in metallo. Per le nuove autorizzazioni vi saranno già in partenza le stesse prescrizioni. Questi allestimenti hanno lo scopo di migliorare il profilo di sicurezza e decoro delle aree cittadine coinvolte.  

"Grazie al centrodestra è stato conseguito un altro grande risultato per la nostra città", dichiara Cremonese a IlPescara.it. "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione di questa delibera. La mia idea è stata sin dall'inizio quella di dare ai commercianti la possibilità di utilizzare degli spazi non convenzionali per svolgere la propria attività. Questa idea ha preso piede in tante parti del mondo ed è un provvedimento che aiuta il commercio, consentendo alle persone di riappropriarsi di alcuni spazi della città perché si toglie l'occupazione dei parcheggi per darla alle attività commerciali. Il mio indirizzo era quello di far diventare i parklet un patrimonio di Pescara, cosa che poi è avvenuta. Ci saranno a tempo indefinito perché abbiamo appunto dato la possibilità di prorogarli. Seguiranno un canone estetico per poterli uniformare tutti tra loro, con il parklet a terra e il vetro di sfondamento laterale che li renderà al contempo semplici e accattivanti". 

I costi e la sottrazione dei parcheggi 

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Carlo Masci: "Sono state smentite tutte le cassandre - ha detto in aula in conclusione dei lavori - È un’operazione del tutto innovativa, che vede pochi casi simili in Italia. Durante la pandemia abbiamo concesso un’opportunità agli esercenti e adesso abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti dicendo che l’uso di quegli spazi e i benefici che qualcuno ottiene potessero essere compensati con un vantaggio estetico nell’interesse dei stessi interessati ma anche della città e del sua immagine in generale, cioè due aspetti che camminano di pari passo. Questo prolungamento temporale è finalizzato soprattutto ad affiancare i tiolari delle attività in un momento di grave difficoltà determinato dalla crisi internazionale e dal pesante aggravio dei costi di gestione, in particolare di gas ed energia. Andremo avanti con idee come questa per favorire lo sviluppo di Pescara".

Cremonese interviene poi sui costi dei parklet e sulla polemica sollevatasi per la sottrazione dei parcheggi che si è resa necessaria al fine di poterli creare: "Ho già spiegato in consiglio che è palese quanto questa amministrazione voglia puntare sui parklet, ma tale fenomeno va anche gestito perché, se le richieste aumenteranno, dovremo fare i conti con la conseguente sottrazione dei posti auto. Non esistono occupazioni a vita, anche i dehors sono occupazioni a tempo che sono rinnovabili. I costi non sono elevati. Oggi chi fa il parklet paga l'occupazione di suolo pubblico ma non paga il costo del parcheggio che viene sottratto alla collettività. Tuttavia, a fronte del sacrificio che viene chiesto ai residenti, riteniamo giusto che quantomeno un piccolo investimento sul parklet vada fatto perché ciò serve comunque ad abbellire la città".

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