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Antonelli consegna soldi finti a D'Alfonso per ironizzare sulla denuncia per diffamazione

Fuori programma in Comune, questa mattina, da parte del capogruppo di Forza Italia. Il Governatore incassa e rimane impassibile. La querela è partita perchè Antonelli aveva lasciato intendere che il siluramento dell'assessore Civitarese fosse opera di D'Alfonso

Due 'mazzette', con banconote chiaramente false, sono state consegnate questa mattina, nella sala Giunta del palazzo comunale di Pescara, dal capogruppo comunale di Forza Italia, Marcello Antonelli, al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, prima che quest'ultimo prendesse la parola nell'ambito della presentazione del progetto per il nuovo stadio della città adriatica, alla presenza del ministro per lo Sport, Luca Lotti, del sindaco Marco Alessandrini e del prefetto Francesco Provolo.

Un atto dimostrativo, che segue la querela per diffamazione presentata in sede civile da D'Alfonso nei confronti di Antonelli con una richiesta di risarcimento danni di 50mila euro. Proprio questa mattina era in programma un tentativo di conciliazione e D'Alfonso non si è presentato.

Di fronte al gesto di Antonelli, il presidente della Regione non ha replicato in alcun modo. Sorpreso il ministro Lotti, che si è guardato intorno stupito.

Alla base della querela presentata da D'Alfonso, le parole pronunciate nell'agosto scorso da Antonelli che, nei giorni del rimpasto di giunta a Pescara, aveva lasciato intendere che il siluramento dell'assessore Civitarese fosse opera di D'Alfonso, per la contrarietà dell'esponente dell'amministrazione pescarese al progetto PescaraPorto. Civitarese, che in un primo momento sembrava destinato a lasciare la giunta, successivamente sarebbe stato confermato al proprio posto.

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