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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica San Silvestro / Strada Colle Pizzuto

Rimosso dal Comune l'amianto sul tetto delle stalle presenti in via Colle Pizzuto

Lo ha fatto sapere il presidente della commissione sicurezza Armando Foschi aggiungendo che contestualmente alla rimozione è avvenuto anche un blitz delle forze dell'ordine

L'amianto presente sulle coperture delle stalle in via Colle Pizzuto è stato rimosso. Lo ha fatto sapere il presidente della commissione sicurezza Armando Foschi, aggiungendo che contestualmente è stato eseguito anche un blitz dalle forze dell'ordine in merito all'area dove si trovano le stalle ad alto degrado intollerabile per i residenti. Foschi ha ricordato che la vicenda si trascina dal febbraio 2020 quando fu sollevato il problema per la presenza di quelle stalle a due passi dalle case, presenti da 10 anni assieme ad altre baracche.

"Ignoti gli autori dell’edificazione, così come la proprietà degli animali. Fatto sta che per la realizzazione delle stalle è stato usato anche materiale contenente amianto, come dimostrano i profilati fotografati dai
cittadini, e che comunque la presenza di quegli animali viola anche il regolamento comunale per l’Igiene urbana secondo il quale le strutture utilizzate per la custodia dei cavalli, ovvero le stalle ‘non possono trovarsi nel centro abitato’, come in questo caso. Non solo: come hanno riferito i residenti, tra quelle baracche ci sarebbero anche traffici e movimenti poco chiari, che hanno turbato la tranquillità dei cittadini, senza parlare dei cavalli con le bighe che al mattino scendono da via Lago Isoletta verso via Primovere per far fare quattro passi agli animali.

I cittadini hanno affermato di aver già presentato svariate denunce per segnalare una situazione tutt’altro che legittima, ma quegli esposti non avrebbero sortito alcun effetto, mentre i residenti continuano a dover sopportare
rumori e miasmi provenienti dalle stalle oltre che una convivenza molto critica. Infine alcuni operai che avrebbero effettuato delle opere sul terreno, dipendenti anche di un’azienda pubblica, avrebbero
fatto sapere di aver trovato nel sottosuolo carcasse di cavallo sotterrate in maniera anomala, altro dettaglio che merita di essere verificato con urgenza. "

Nel marzo 2020 ci fu un sopralluogo che verificò la gravità della situazione, con una discarica a cielo aperto, sterco di cavalli, inerti da cantiere e numerose stalle in condizioni precarie.

"Ed è stata la stessa Asl a rilevare come ‘i materiali contenenti amianto vetusti, danneggiati o sottoposti all’esposizione di agenti atmosferici possono disperdere nell’aria fibre nocive alla salute’, e quindi a sollecitare un provvedimento ‘nei confronti dei proprietari delle strutture e del terreno, responsabili dell’omissione di sorveglianza dell’area e cura dell’igiene, ovvero un’ordinanza per imporre la bonifica immediata dell’area e la rimozione di tutti i rifiuti entro 60 giorni, quindi l’adozione di disposizioni per impedire la manipolazione e l’ulteriore danneggiamento dei materiali contenenti amianto e la loro rimozione entro 90 giorni’. Infine la stessa Asl ha accertato e fotograficamente documentato anche la presenza di grossi quantitativi ‘di rifiuti zootecnici abbandonati che di fatto, insieme agli altri rifiuti, formano una discarica, e l’assenza di una concimaia a servizio delle stalle".

Un sollecito è arrivato anche dal servizio veterinario Asl, per la presenza di carenze igienico sanitarie nelle stalle dove alcune famiglie rom ricoverano i propri cavalli:

"L’area appare di fatto come una vera e propria discarica’, chiedendo, quindi, la rimozione di tutti gli inconvenienti igienico-sanitari con la bonifica dell’area e lo sgombero degli animali, una proposta che, come si legge nel verbale, addirittura la Asl avrebbe avanzato già nel novembre 2010, ossia dieci anni fa. In seguito ai due verbali di sopralluogo, uniti a quello della polizia municipale, la dirigente del settore Ambiente Emilia Fino,
ha firmato più ordinanze, l’ultima del novembre 2020, impugnata dai proprietari, senza fermare il giudice che comunque ha ordinato al Comune di procedere in attesa del pronunciamento di merito:
a differenza di quanto sempre sostenuto dagli stessi proprietari, gli incaricati delle operazioni di rimozione non hanno incontrato alcuna difficoltà nell’entrare nell’area, e hanno provveduto a smantellare i 2-3 strati di lastre di amianto che costituivano la tettoia a copertura delle stalle"

Le spese di bonifica e smaltimento del materiale rimosse saranno a carico dei responsabili e il 15 febbraio 2022 si terrà l'udienza per il ricorso presentato dai proprietari dei terreni:

"Ovviamente non abbassiamo la guardia, perché l’obiettivo finale è quello di ripristinare il rispetto delle regole ed eliminare il degrado”.

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