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Alessandrini senza numeri per la delibera sui cimiteri: è crisi di governo?

La seduta della serata di ieri ha mostrato come il sindaco Alessandrini, a causa dei voti contrari della lista Teodoro, non abbia i voti per approvare la delibera sui cimiteri. L'opposizione: "Deve andare a casa"

La seduta di ieri sera del consiglio comunale, durata ad oltranza a causa della mancanza di voti della maggioranza per approvare una delibera sui cimiteri, ha scatenato una vera e propria bufera politica in Comune. L'opposizione, sia con il M5S che con il centrodestra, parla di una giunta Alessandrini arrivata al capolinea e chiede le dimissioni del primo cittadino.

Il M5S con Erika Alessandrini: “E’ evidente che ormai il malcontento sulla gestione “Teodoro”, che serpeggia da mesi in maggioranza ha cominciato a  prevalere sull’unità d’intenti di questo centrosinistra. Il sindaco Alessandrini, che ormai passerà alla storia per la sua debolezza e per le infauste scelte su Assessori e Assessorine, non è più in grado di gestire e contenere le richieste personalistiche ed evidentemente “correntiste” dei propri consiglieri. Una prova generale quella di ieri sera che certamente si ripresenterà, con ripercussioni ben più gravi per la città, in vista di ulteriori importanti appuntamenti deliberativi del Consiglio, quali quelli riguardanti il mercatino etnico, il masterplan, le variazioni di bilancio. Farebbero bene i consiglieri di una maggioranza ormai defunta - conclude la pentastellata - a staccare la spina anche ad un Sindaco ormai vittima dell' accanimento terapeutico di chi vuole strappare qualche posto in giunta o "incaricuccio" politico."

LA REPLICA DEL SINDACO

Il centrodestra: "“Dopo quanto accaduto stanotte in aula, con la maggioranza del sindaco Alessandrini priva dei numeri necessari per dare immediata esecutività alla delibera di affidamento del cimitero di San Silvestro ad Attiva Spa, è chiaro che il sindaco Alessandrini ha il dovere di rimettere il proprio mandato in Consiglio comunale e aprire una crisi seria per capire se ci siano o meno ancora le condizioni per andare avanti. Oggi ha il dovere di dimettersi per salvare Pescara che versa in uno stato comatoso e preoccupante e per rendere conto ai pescaresi delle fratture createsi nella sua maggioranza tra cespugli e cespuglietti tutti alla ricerca di un posto al sole. Noi rilanceremo la proposta di sfiducia, proprio per aprire il dibattito politico, a questo punto non più rinviabile.È evidente che la maggioranza Alessandrini non avrà più i numeri per approvare un solo atto, le spaccature in seno alla coalizione di governo sono evidenti e non parliamo solo della Lista Teodoro che ieri ci ha portati, come centro.-destra, anche ad assumere una posizione critica per il blocco dei lavori del Consiglio comunale. Ma parliamo anche dei cespugli e cespuglietti che, nati in seno alla maggioranza e allo stesso Pd, nella guerriglia trovano terreno fertile per avanzare le proprie richieste".

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