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Rubinetto a secco nel Pescarese, Blasioli (Pd): "Un vero e proprio dramma per centinaia di cittadini"

Il consigliere regionale democratico non lesina critiche all'Aca e alla Regione Abruzzo per la grave situazione di disagio causata dalla carenza idrica

"I pescaresi sono a secco per la seconda estate di fila e chi oggi attribuisce ancora la causa del problema alle scarse precipitazioni mente, sapendo bene, in realtà, che un’attenta programmazione avrebbe potuto evitare che la situazione si trasformasse in un vero e proprio dramma per centinaia di famiglie pescaresi".
Interviene così Antonio Blasioli, consigliere regionale del Pd, riguardo all'emergenza idrica che da settimane stanno vivendo migliaia di cittadini.

"È la seconda estate di fila con i rubinetti a secco e questo evidenzia una situazione gravissima da un punto di vista della gestione del servizio idrico", continua Blasioli.

Poi il consigliere regionale democratico critica l'Aca: "Le dichiarazioni fuori tempo massimo della presidente dell’Aca Brandelli sulle autobotti, da richiedere online, sempre a patto che si possegga l’autoclave, non servono a riempire i serbatoi e lasciano disarmati. I fatti ci dicono, per stessa ammissione dell’Aca, che tra le portate addotte di maggio 2020 (già carenti rispetto alle necessità) e maggio 2021 vi è una carenza di disponibilità di 125 litri al secondo. Se la scorsa estate la carenza idrica era legata in gran parte alle scarse precipitazioni, nevose e piovose, dell’inverno 2020, quella di quest’anno è frutto in gran parte dell’incapacità organizzativa di Aca e di una Regione più lenta che mai. È sufficiente scorrere le dichiarazioni dell’intera governance dell’azienda per capire quanto una grossolana sottovalutazione del problema negli scorsi mesi, ci abbia portato alla situazione di questi giorni. E sicuramente non è esente da colpe neanche il sindaco Masci, che lo scorso anno assicurava “una riunione a settimana con Aca”, riunioni che si sono rivelate evidentemente improduttive (sempre che si siano tenute)".

Inoltre Blasioli ricorda quanto dichiarava lo scorso novembre il direttore tecnico di Aca, Lorenzo Livello, nel corso della commissione Ambiente del Comune di Pescara: aveva previsto, per i primi mesi del 2021, l’avvio dei lavori di potenziamento dell’adduttrice principale dell’Acquedotto Tirino, con la possibilità di garantire per questa estate un flusso ulteriore di 200 litri al secondo. Questa ipotesi non si è verificata. Speriamo almeno che l’opera entri in funzione per la prossima stagione estiva.

"Un’altra testimonianza dei ritardi", prosegue Blasioli, "ce la porge direttamente la presidente Brandelli, nelle sue dichiarazioni riportate sulla stampa. La Regione Abruzzo, nonostante una richiesta di Aca di marzo, ma sulla data di questa richiesta occorre fidarsi di ciò che dice la presidente, perché la delibera regionale 413 ne riporta un’altra, ed è quella del 27 maggio, solo lo scorso 9 luglio ha stabilito la condizione di “emergenza idrica” nel territorio pescarese, autorizzando l’accensione dei pozzi di riserva di Bussi per una portata media ulteriore di 90 litri al secondo, nei soli periodi necessari a evitare riduzioni di portata erogata, turnazioni e funzionamenti intermittenti. Una simile decisione, fatta con i tempi giusti, cioè almeno un paio di mesi fa, avrebbe probabilmente evitato almeno alcune situazioni estreme che si sono registrate nelle ultime settimane. Anche perché l’autorizzazione data dalla Regione il 9 luglio consentirà la captazione solo dopo la conclusione delle verifiche sanitarie da parte della Asl, quindi occorrerà ancora del tempo prima di vederne gli effetti, per cui il ritardo non ha inciso solo fino a oggi, ma si sentirà ancora nei prossimi giorni. Da una ricerca effettuata la richiesta di “emergenza idrica” non è una novità, perché la medesima autorizzazione fu rilasciata dalla Regione anche lo scorso anno, ma l’8 aprile con Dgr 174/2020. Per questo il ritardo di quest’anno appare ancora più inaccettabile. Stando agli atti allegati alla delibera di giunta 413 la richiesta di Aca è del 27 maggio e la delibera è del 9 luglio, mentre nel 2020 la richiesta di Aca fu del 25 marzo e la delibera dell’8 aprile. Se la carenza di acqua è di 125 l/s e con l’emergenza idrica se ne recuperano 90 l/s, perché far scontare questa sofferenza a migliaia di famiglie? Ci sono inoltre 2 milioni di finanziamento Masterplan per il potenziamento dell’acquedotto Giardino-Tirino, ma  come si legge dalla Determina n. 68 del Direttore di Ersi – l’Ente Regionale per il Servizio Idrico – solo qualche giorno fa si è preso atto del progetto definitivo, redatto anche qui con tempi lunghi da Aca. Ora quel progetto dovrà essere affidato a una ditta esecutrice, poi dovranno realizzarsi materialmente i lavori e a quel punto, anche per questo intervento, l’estate sarà passata da un bel pezzo. Su tutte queste situazioni, nonché sulle altre (piano investimenti, lavori, qualità del servizio), ho presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale, sperando che possa servire non solo a denunciare anche a livello istituzionale la scandalosa situazione che stanno vivendo Pescara e tutto il pescarese nell’ambito del servizio idrico, ma anche per dare uno scossone alla politica, affinché ci si adoperi e vengano colte tutte le occasioni possibili per migliorare nel complesso la rete idrica gestita da Aca, compresi i fondi del Pnrr. Su questo appare incredibile la lamentela del presidente Marsilio, che dà la colpa al Governo per le risorse a suo dire insufficienti destinate all’Abruzzo dal Piano, perché diciamolo chiaramente: se un presidente della Regione fallisce nel recuperare finanziamenti la colpa è sua e da questo punto di vista il confronto con le somme recuperate dalla Giunta di centrosinistra, pur in assenza del Pnrr, è davvero impietoso. Al sindaco Masci, invece, consiglio di evitare di scrivere inutili lettere, e gli suggerisco, piuttosto, di attivarsi su questi ritardi, perché i cittadini sono stufi di pagare per avere un pessimo servizio quale quello delle ultime due stagioni estive e perché l’acqua è un bene prezioso, che occorre salvaguardare.

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