Accordo fra il Comune e l'università dell'Aquila per il recupero dell'ecosistema della pineta dannunziana dopo l'incendio

Avviare un piano di monitoraggio e di recupero completo della pineta, non solo da punto di vista naturale, ma anche come ecosistema e punto di interesse sociale. Per questo, è stato firmato un accordo operativo fra il Comune di Pescara e l'Università dell'Aquila.

Oltre che importante dal punto di vista naturale e per le specie vegetali presenti, la pineta è infatti un luogo dalla forte connotazione identitaria per tutti i pescaresi. L'accordo è stato definito dal sindaco Carlo Masci e dall'assessore al ramo e vicesindaco Gianni Santilli, assieme al dipartimento di medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (Mesva) - Sezione scienze ambientali dell’università dell’Aquila con un piano di monitoraggio bimestrale condotto da uno staff di esperti botanici coordinato dalla professoressa Anna Rita Frattaroli, docente di botanica ambientale. Il gruppo è già a lavoro nei vari comparti della pineta colpiti dalle fiamme, dove sono circoscritte delle aree di saggio.

La Frattaroli ha dichiarato:

"La gestione del post incendio  deve basarsi su una corretta valutazione delle dinamiche naturali degli ecosistemi, a loro volta legate alle caratteristiche biologiche, biogeografiche e bioclimatiche dei territori. Partendo dai contenuti e dalle indicazioni presenti del piano di assetto naturalistico della riserva, e integrando le azioni con quanto proposto dal comitato di esperti designato dal Comune, il piano di monitoraggio proseguirà per due anni al termine dei quali le tendenze dinamiche in atto ci consentiranno di indirizzare al meglio gli interventi da fare in pineta. "

Il lavoro dello staff universitario è incentrato sulla vegetazione mediterranea, con specie molto resistenti e adattive, che sono riuscite a rimanere vive nonostante l'incendio, garantendo processi di rigenerazione ma anche di integrazione della vegetazione e degli habitat. Quando si parla di connessione ecologica si fa infatti riferimento al perseguimento di una più importante convivenza tra fauna selvatica e popolazione, continuando a garantire i servizi di cui le persone beneficiano e nel contempo conservare la qualità ambientale.