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Politica Riviera Nord

Abuso edilizio sulla riviera nord, l'opposizione: "I 57 mila euro li paghi Antonelli"

Il consigliere di Rifondazione Acerbo, assieme a Di Iacovo e Del Vecchio, interviene sulla questione della sanzione comminata dal Tar in riferimento al mancato abbattimento dell'edificio abusivo lungo la riviera nord

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Il TAR ha giustamente condannato il Comune di Pescara a pagare circa 57.000 euro ai residenti che hanno chiesto di essere risarciti per il mancato abbattimento dell’edificio abusivo che incombe sulla Riviera Nord e sulle loro case.

Ci domandiamo: è giusto che paghi il Comune con i soldi dei cittadini? A nostro parere dovrebbero rispondere della negligenza assessore e dirigenti responsabili.

Certo Antonelli non può dire che la questione non gli era nota visto che davanti a quello scheletro sulla Riviera ci passa più di una volta al giorno.

La questione l’avevamo posta ufficialmente anche in Consiglio Comunale.

Tre anni fa con un’interrogazione chiedemmo ad Antonelli di reiterare l’ordinanza di abbattimento dell’edificio senza attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato (che non è ancora arrivato).

L’assessore Antonelli ci rispose: “Alla luce di tutto quello che è già contenuto nell’interrogazione e che non ripeterò nella risposta perché in effetti gli atti richiamati, le date, sono assolutamente corrette, vi dico senza nessun problema che il settore già da qualche tempo sta valutando l’opportunità, e in questo senso ha già ricevuto input da parte dell’Assessorato, di reiterare l’ordinanza, ovviamente in modo corretto, facendo riferimento in questo caso all’art. 38 del DPR 380/2001”

Era il settembre del 2010 ma dell’ordinanza non si è vista l’ombra, in compenso è arrivata la sentenza del TAR che impone il risarcimento.

E’ assai positivo che il TAR abbia sanzionato la colpevole negligenza dell’amministrazione comunale che aveva ed ha il “dovere di rimediare alla situazione di illegittimità da essa stessa creata”  e che non può far finta di dimenticarsene come ha fatto finora.
Non possiamo che plaudire al TAR che ben descrive l’atteggiamento di amministrazioni che dimenticano di procedere all’abbattimento degli abusi edilizi: “un ente locale, dopo aver autorizzato illegittimamente una costruzione con un permesso di costruire annullato in sede giurisdizionale, potrebbe continuare ad adottare atti di demolizione illegittimi, costantemente paralizzati dalle puntuali azioni giudiziarie del destinatario, mantenendo di fatto una situazione ingiusta e dannosa nei confronti dei vicini che hanno ottenuto l’annullamento di tale permesso di costruire, rendendo vana la tutela da costoro ottenuta, rinviando sine die la rimozione della situazione di illegittimità; e al contempo andando esente da ogni responsabilità nei loro confronti”.
Per tre anni l’assessore Antonelli e i dirigenti di sua fiducia hanno “dimenticato” di reiterare l’ordinanza nonostante sapessero che i vicini avevano intrapreso un’azione legale.
 Si tratta di una vicenda su cui vogliamo far chiarezza e capire come mai l’ordinanza non sia stata reiterata come lo stesso Antonelli ci aveva detto di voler fare.

 Questa amministrazione è talmente subalterna ai costruttori che preferisce pagare risarcimenti (tanto i soldi sono dei cittadini!) che abbattere gli abusi edilizi.
Maurizio Acerbo, consigliere comunale PRC
Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale SEL
Enzo Del Vecchio, consigliere comunale PD

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