Abruzzo, taglio agli stipendi dei consiglieri: aula vuota al momento della discussione

Il consigliere regionale Sara Marcozzi, del M5S, attacca il comportamento dei colleghi degli altri partiti che, questa mattina, hanno abbandonato l'aula al momento della discussione del taglio degli stipendi.

"I tagli che il M5S propone sono significativi, questa proposta di legge porterebbe a risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Il primo attiene alle indennità di Consiglieri e Presidenti di Giunta e Consiglio le cui massime retribuzioni consentite sarebbero rispettivamente ridotte per i primi da € 11.100,00 a € 5.000,00 e per i secondi da € 13.800 a € 6.500′, si legge in una nota. Altro taglio previsto è quello dei rimborsi spese, nota dolente per le tasche della Regione, che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro mensili. Un forfait che viene assegnato a prescindere da quanto si spenda effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere dal luogo di provenienza. Solo i consiglieri del M5S, grazie ormai ai famosi scontrini, rendicontano già ogni spesa e percepiscono il rimborso solo su quanto realmente utilizzato. Gli altri, che vivano in provincia de L’Aquila o in luoghi più distanti dal capoluogo, Vasto per esempio, intascano il forfait incrementando di molto il loro stipendio’" ha dichiarato la Marcozzi, aggiungendo che ci saranno tagli anche per le indennità del Vice Presidente e dei Segretari di Commissione.

"Ma i consiglieri non ci stanno, e piuttosto che non votarla hanno preferito non metterci la faccia e lasciare l’aula vuota." aggiunge la Marcozzi, che parla di un atteggiamento fuori luogo considerando che il M5S da un anno restituisce parte delle indennità ricevute ogni mese dai consiglieri.

"In un momento in cui chiediamo sacrifici a tutti, il minimo sarebbe dare l’esempio e partire proprio dai loro stipendi”.