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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Abruzzo è la prima regione appenninica a dotarsi del sonar Recco per il soccorso alpino

Il nuovo dispositivo è stato presentato all'Emiciclo alla presenza del presidente della Regione Marsilio e dell'assessore Liris

L'Abruzzo è la prima regione appenninica a dotarsi di un sonar Recco, dispositivo di ultima generazione utilizzato per la ricerca di dispersi sotto la neve in caso di operazioni di soccorso. Alla presentazione del dispositivo erano presenti il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, l'assessore al bilancio e aree interne Guido Quintino Liris, il presidente del soccorso alpino Abruzzo Daniele Perilli e il direttore dell’agenzia di Protezione civile, Mauro Casinghini.

Il dispositivo, è già stato usato in Abruzzo per le ricerche della tragedia avvenuta sul Velino, quando il sonar fu utilizzato dai volontari arrivati da altre regioni per le difficili operazioni di ricerca delle persone rimaste sotto la neve a causa di una valanga.

L'assessore Liris ha infatti commentato:

"Quella tragedia immane doveva partorire un fiore, qualcosa di positivo. Ci impegnammo dopo la triste vicenda ad istituire un tavolo permanente sulla sicurezza, da qui l’idea di dotarci di un sonar. Una giusta intuizione di cui siamo orgogliosi che ci ha portato ad essere oggi la capitale per la sicurezza in montagna, della dorsale appenninica nel centro Italia, coinvolgendo un gran numero di appassionati escursionisti che ogni anno frequentano le nostre montagne abruzzesi in una splendida natura incontaminata”.

Il sonar, trasportato da un elicottero, rileva segnali fino a 80 metri di distanza, e prevede anche un rilevatore leggero a mano.  Il rilevatore è un trasmettitore-ricevitore che emette un segnale direzionale da un’antenna. Se il segnale colpisce un riflettore, viene ritrasmesso verso il rilevatore e convertito in un impulso audio, il cui volume è proporzionale all’intensità del segnale ricevuto. Il segnale passa facilmente attraverso aria, neve asciutta e ghiaccio. L’acqua liquida invece lo assorbe. Nelle stagioni calde, quando la neve è bagnata, la portata del rilevatore diminuisce.

Marsilio ha parlato di una grande risorsa ora a disposizione dell'Abruzzo, per garantire maggiore sicurezza e prevenzione fra le nostre montagne. Intanto i dati del Cnsas abruzzese mostrano nel 2020, nonostante la pandemia, un aumento del 30% degli interventi e del 40% delle persone soccorse.

Il nuovo  sistema funziona in modo ottimale se il disperso ha addosso una piastrina, un’antenna con incorporato un diodo, che costa poche decine di euro. Oggi numerosi modelli di sci, giacche scarponi, zaini e caschi hanno la piastrina già incorporata.

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