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Masci alla vigilia dell'abbattimento del ferro di cavallo: "Quel cancro della nostra città non esisterà più"

Il sindaco: "Oggi i cittadini onesti possono festeggiare, raderemo al suolo quel simbolo con tutto ciò che di negativo ha rappresentato per Pescara"

Alla vigilia dell'abbattimento del ferro di cavallo, a Rancitelli, il sindaco di Pescara Carlo Masci ha voluto fare il punto della situazione con un lungo post pubblicato sui social: "C'era un "fortino della criminalità" - scrive il primo cittadino - Si chiamava "ferro di cavallo". Quando si pronunciavano quelle parole, in tutta Italia si sapeva a cosa ci si riferisse. Nessuno ci si avvicinava per la paura, chi ci provava subiva atti intimidatori, tutti ne stavano alla larga, spaccio di droga, violenze, delitti vari erano all'ordine del giorno. In quel grumo mefitico di delinquenza e di occupazioni abusive, formato da 120 appartamenti, c'erano anche settanta famiglie di persone perbene che avevano diritto a una casa pubblica, che erano costrette a vivere come in prigione: queste persone non potevano parlare, erano oggetto di angherie, minacce e prepotenze continue".

Masci ricorda che "due anni fa, in un sopralluogo sul posto, in condizioni difficilissime, scortati dalle forze dell'ordine, con Marsilio, Sospiri e il presidente dell'Ater Lattanzio, facemmo una promessa ai cittadini onesti: dicemmo che avremmo liberato quegli appartamenti da chi li occupava abusivamente o senza titolo, assegnato altri alloggi in zone diverse della città a chi ne aveva diritto, demolito il "ferro di cavallo", dopo averlo totalmente liberato. In due anni, mentre i soliti urlatori di professione continuavano a gridare "al lupo, al lupo", noi, con la piena e preziosa collaborazione di tutte le istituzioni, dal prefetto al presidente del tribunale, al procuratore, al questore, alle forze dell'ordine, alla Asl, all'Ater, alla polizia locale, che pubblicamente ringrazio con grande riconoscenza, abbiamo lavorato senza sosta, con la forza della concretezza, e portato a termine questa operazione, che da tutti e da sempre era ritenuta impossibile".

E conclude: "Domani (17 aprile, ndr) apriremo il cantiere per la demolizione del "ferro di cavallo", nei giorni scorsi i carabinieri hanno inferto un durissimo colpo a quella criminalità che per decenni aveva spadroneggiato con atti delinquenziali nel fortino del "ferro di cavallo". Oggi i cittadini onesti possono festeggiare, tra qualche giorno quel cancro della nostra città non esisterà più, raderemo al suolo quel simbolo con tutto ciò che di negativo ha rappresentato per la nostra città. Pescara cambia volto, anche nelle periferie più estreme, perché le promesse le facciamo diventare realtà".

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