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Del Trecco esulta per l'abbattimento del Ferro di Cavallo: "Non ci saranno più case-alveare"

Il commento dell'assessore all’urbanistica sull'approvazione della delibera di variante per la demoricostruzione del complesso edilizio

L’assessore all’urbanistica Isabella Del Trecco esprime tutta la sua soddisfazione dopo l’approvazione della demolizione del Ferro di Cavallo: “La delibera preme l’acceleratore sulla riqualificazione urbana e sociale nell’ambito del patrimonio Ater, puntando a stravolgere il volto della parte ovest della città, ovvero nel quartiere Villa del Fuoco - dice Del Trecco - Conosciamo tutti la situazione della zona e degli immobili, nati da una scellerata politica urbanistico-edilizia degli anni ’70, che ha permesso un’edilizia pesante e massiccia sul nostro territorio con l’edificazione di abitazioni-alveari per la realizzazione di alloggi pubblici peraltro occupati senza controllo. Sicuramente l’intervento dell’Ater per la riqualificazione del quartiere ha un elevatissimo valore strategico”.

Del Trecco, affermando che "non ci saranno più case-alveare", ricorda che “la zona del Ferro di Cavallo ricade urbanisticamente nella sottozona A, le vecchie aree Peep, in particolare sottozona A3 dove non è prevista la ricostruzione post-demolizione. Il nostro obiettivo invece è quello di demolire e ricostruire, garantendo però la permeabilità del quartiere attraverso un’edilizia aperta e di dimensioni ridotte, e infatti degli attuali 120 alloggi che verranno demoliti, ne verranno ricostruiti solo 56 con sistemi e progettualità innovative, alloggi di classe A, con spazi aperti al fine di alleggerire il carico urbanistico e migliorare la fruizione degli spazi pubblici”.

L'assessore puntualizza poi che Villa del Fuoco “è al centro di una lunga serie di interventi infrastrutturali importanti, tra cui l’apertura del penultimo tratto della strada pendolo, l’abbattimento dei tre edifici di via Lago di Borgiano sgomberati alcuni anni fa per problemi strutturali, demolizione, quest’ultima, che non prevede ricostruzione, e che lascerà posto alla creazione di spazi pubblici, quindi la riqualificazione delle strutture esistenti con il collegamento tra le aree parco e le strade che portano al Ferro di Cavallo con l’obiettivo di rendere vivibili e fruibili quelle stesse aree comuni”.

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