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9 euro al giorno per i parcheggi in centro: “Si scrive riqualificazione, si legge stangata”

L'intervento dell’avvocato Berardino Fiorilli, ex vicesindaco e oggi coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’: "Non permetteremo mai al sindaco Alessandrini di far passare quel piano assurdo in consiglio comunale"

“Si scrive riqualificazione, si legge stangata sui pescaresi che si ritroveranno a pagare 9 euro al giorno per il parcheggio nelle vie centrali di Pescara. La giunta Alessandrini getta la maschera dell’ipocrisia e finalmente svela il vero fine di quel progetto scellerato di presunta riqualificazione delle aree di risulta e che invece si tradurrà nella svendita ai privati del quartiere centrale della città, un copia-incolla dell’impresa che già una volta tentò l’ex sindaco D’Alfonso e che venne fermato dal ricorso al Tar del centrodestra. Quel progetto non passerà mai, non permetteremo mai al sindaco Alessandrini di far passare quel piano assurdo in consiglio comunale, resta l’amarezza per l’assordante silenzio delle Associazioni di categoria dei commercianti, tanto battaglieri per l’inutile e dannoso ripristino del doppio senso di marcia in corso Vittorio Emanuele quanto passivi spettatori di un provvedimento che veramente ucciderà il commercio cittadino”.

Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, ex vicesindaco e oggi coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’, commentando la notizia odierna inerente alle aree di risulta.

“Adesso il quadro comincia a farsi più chiaro, e dopo quattro anni di girotondi attorno alle aree di risulta siamo arrivati al nocciolo – ha commentato Fiorilli – Il sindaco Alessandrini intende tentare là dove D’Alfonso ha fallito, riproponendo esattamente il suo progetto inerente le aree di risulta, dove, cancellate tutte le strutture culturali, mediateca e teatro, spuntano fuori case, uffici, piattaforme commerciali, ovvero una maxi-colata di cemento. Come se non bastasse, gli attuali circa 3mila parcheggi disponibili a raso diventeranno appena 2mila fra superficie e silos, un numero assolutamente irrisorio e insufficiente per le esigenze della città, e il tutto va a braccetto con il Protocollo d’intesa appena stipulato dal Comune con Centostazioni per trasformare il pianterreno della stazione ferroviaria centrale, anche in questo caso, in un altro Centro commerciale nel cuore del territorio”.

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