Raccolte nella provincia di Pescara 180 tonnellate di pneumatici fuori uso

L’emergenza Coronavirus non ha arrestato la raccolta di pneumatici fuori uso: in Abruzzo sono state raccolte tonnellate 1.135 di pfu, di cui 180 nella provincia di Pescara, da inizio anno.

La nostra provincia si colloca, però, in ultima posizione. A spiccare al primo posto è Chieti con 548 tonnellate di pneumatici fuori uso raccolte, seguita da L’Aquila (216) e Teramo (192).

A livello regionale, l’Abruzzo si piazza alla 14esima posizione della classifica italiana nei primi tre mesi del 2020. Lo scorso anno, sempre nel primo trimestre, è stato raccolto un quantitativo minore, a testimonianza che la quarantena non ha bloccato l’operato di Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei pfu in Italia.

In Italia le tonnellate di pneumatici fuori uso raccolte sono circa 200.000 in media.

“Ci stiamo impegnando per garantire un servizio efficiente ai tanti punti di generazione dei pfu che serviamo in tutta Italia anche in questa situazione emergenziale, in linea con l’approccio che abbiamo sempre avuto alla nostra attività oltre che con le disposizione governative” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus.

L’attività di rintracciamento, raccolta, trasporto e recupero dei pfu sta infatti proseguendo secondo quanto previsto dal Dpcm del 22 marzo per le attività individuate come essenziali per il Paese. In Italia sono 53.546 le tonnellate di pfu rintracciate, raccolte e recuperate nei primi tre mesi del 2020; un volume che supera leggermente le 53.174 raccolte lo scorso anno.

Se l’Abruzzo si posiziona nella seconda metà della classifica, a livello nazionale invece in testa troviamo la Lombardia (7.307 ton), poi il Veneto (5.655 ton), seguita dal Lazio (5.078 ton), Campania (4.752 ton), Emilia - Romagna (4.266 ton), Sicilia (3.719 ton), Toscana (3.625 ton), Puglia (3.279 ton), Piemonte (2.808 ton), Calabria (2.464 ton), Sardegna (2.353 ton), Trentino- Alto Adige (1.736 ton), Marche (1.454 ton), Liguria (994 ton), Friuli Venezia Giulia (963 ton), Umbria (800 ton), Basilicata (670 ton), Molise (350 ton) e la Valle d'Aosta (138 ton).