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Raccolta differenziata: l’Abruzzo è indietro e Pescara ricicla meno delle altre province

Pescara e la provincia non sono particolarmente virtuose in termini di raccolta differenziata

In Abruzzo la raccolta differenziata si assesta con i dati della media nazionale. Tuttavia la provincia di Pescara non è la più virtuosa.

Ogni abruzzese produce più di 460 kg di rifiuti ogni anno. La regione si colloca al di sotto della media nazionale (502,1 kg pro capite nel 2021) e al quartultimo posto tra le regioni italiane, dietro a Calabria (411,19 kg pro capite), Molise (385,86) e Basilicata (357,80).

La provincia di Pescara, insieme a quella di Teramo, produce moltissimi rifiuti, ossia 468,1 kg pro capite. Sono valori superiori a quelli regionali ma inferiori a quello nazionale. Ogni anno un cittadino pescarese produce in media più di cento chili di scarti rispetto al suo corregionale teramano. Nel capoluogo adriatico, nel 2021 sono stati generati 548,8 kg per abitante. A Chieti 501,4, all'Aquila 494,1 e a Teramo 423,7 kg pro capite.

Tra i quattro capoluoghi Teramo è quello che ricicla di più: il 71,9% degli scarti nel proprio territorio comunale. Una quota maggiore rispetto a quella nazionale (64%), come anche quella di Chieti (69,8%). I territori di Pescara e L'Aquila si attestano invece su percentuali molto più basse, rispettivamente a 46,6% e 39,4%.

Tra i comuni abruzzesi di cui sono presenti i dati, quelli che riciclano percentuali inferiori ce n’è anche uno del Pescarese: è Pietranico con il 21,8% di rifiuti riciclati.

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