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Smog e polveri sottili a Pescara, Legambiente: "Rilevati picchi elevati in due punti"

Per Legambiente «è necessario come non mai il passaggio a una mobilità sostenibile che permetta l’abbattimento delle emissioni inquinanti».

Picchi elevati di smog e inquinamento rilevati ieri, venerdì 8 marzo, in due delle otto centraline di monitoraggio utilizzate a Pescara da Legambiente.
È quanto emerge dalla rilevazione del Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che in questi giorni ha fatto tappa a Pescara.

Per Legambiente «è necessario come non mai il passaggio a una mobilità sostenibile che permetta l’abbattimento delle emissioni inquinanti».

I picchi sono stati rilevati in due tra gli otto punti ritenuti critici della città di Pescara in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. Il picco più elevato  è stato quello registrato in piazza Duca Degli Abruzzi dove, alle ore 10:08, si è raggiunto il valore di 72 µg/mc. 
In piazza Duca D’Aosta invece il picco più elevato si è riscontrato alle 11:47 con 56 µg/mc, mentre in viale Bovio, vicino al conservatorio, il valore massimo registrato è stato alle 08:49 con 48 µg/mc.

L’obiettivo del monitoraggio di Legambiente è quello di valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. 

Sono stati individuati 8 punti “critici” della città di Pescara  dove sono state realizzate misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili nelle giornate del 30 e 31 gennaio scorso: I valori registrati di polveri sottili (Pm10) a Pescara variano tra 14,6 e 37,5 microgrammi/mc (come media oraria) e i punti monitorati sono:

  • viale Bovio nei pressi del conservatorio (media oraria di 34,1 µg/mc);
  • piazza Duca degli Abruzzi (media oraria di 26 µg/mc);
  • piazza Duca D’Aosta (37,5 µg/mc);
  • viale Marconi (25,5 µg/mc);
  • viale Pindaro (14,6 µg/mc);
  • Porta Nuova (26,1 µg/mc);
  • via del Circuito vicino via Enzo Ferrari (34,5 µg/mc);
  • piazza Salotto (20,2 µg/mc). 

«Medie orarie», fa sapere Legambiente, «che quindi non destano preoccupazione a differenza dei picchi di cui si è parlato in partenza che incidono sulla salute delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico  dimostrando come nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti».
Inoltre a Pescara fino a oggi la centralina di via Sacco ha registrato 7 superamenti del limite giornaliero di 50 µg/mc per il Pm 10 seguita dalla centralina teatro d'Annunzio e da quella di via Firenze nuova con 6.

Questo quanto afferma Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo:

«Gli sforamenti rilevati dal nostro monitoraggio a Pescara potrebbero non destare preoccupazione se paragonati alla situazione di altre città che hanno concorso a determinare il deferimento dell’Italia, da parte della Corte Europea, proprio per questo problema. Dati, quelli pescaresi, a cui dobbiamo comunque dare la giusta attenzione mettendoli in relazione a quelli ufficiali di Arta che ci ricordano come l’inquinamento dovuto alla combustione dei carburanti sia ancora un pericolo. E’ necessario come non mai un passaggio ad una mobilità integrata e sostenibile che permetta non solo l’abbattimento delle emissioni inquinanti, ma anche il miglioramento della qualità della vita. Il dato nazionale di 60mila morti l’anno legati all’inquinamento semplicemente non è più accettabile». 

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