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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Piste ciclabili a Pescara, a che punto siamo? [DOSSIER]

Per gli assessori Mascia e Santilli il bilancio è positivo. Odoardi (Fiab) evidenzia le criticità in viale Marconi e lancia l'idea delle "zone scolastiche", previste dal dl 76/2020

Abbiamo voluto fare il punto sulla condizione in cui versano le piste ciclabili in città, informandoci anche su quali siano gli interventi previsti nell'immediato futuro per migliorarle, in modo da aumentare il senso di sicurezza percepita da chi va in bici quotidianamente. Sotto la lente d'ingrandimento è finita prima di tutto la pista ciclabile di via Regina Margherita, da poco riqualificata nel primo tratto (quello, cioè, compreso tra l'incrocio con viale Muzii e l'intersezione con via De Amicis): come mai il tracciato è stato rifatto prevedendo solo un senso di marcia, in direzione sud-nord, quando la precedente "versione" era a doppio senso?

L'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia ci risponde che "abbiamo scelto di eliminare i cordoli, che altrimenti sarebbero obbligatori ove la pista fosse bidirezionale. Pertanto, da sud a nord si procederà sulla ciclabile riqualificata, mentre da nord a sud si procederà con le necessarie disposizioni che renderanno questa via una "zona 30", in circolazione promiscua con gli altri mezzi". Ciò vuol dire che chi dovrà andare verso piazza Salotto si troverà a passare direttamente sul pezzo di strada dove transitano anche le macchine: "Esattamente", conferma Mascia. "È la soluzione praticata nelle più importanti città italiane ed è la direzione verso la quale si andrà in futuro, ove possibile".

Con i lavori che si stanno realizzando in questo momento, il Comune prevede che non ci saranno più problemi relativamente alle radici dei pini in via Regina Margherita? Con la precedente pista ciclabile, infatti, a un certo punto l'asfalto si era dissestato: "Si sta impiegando un materiale speciale, di natura drenante, che consente di coniugare l'esigenza di salvaguardia degli apparati radicali delle piante con quella di allungare la vita e la qualità di percorribilità della ciclovia", garantisce l'ex sindaco.

Ma Mascia ritiene che oggi le piste ciclabili a Pescara siano sicure o pensa che si possa fare di più? "In gran parte, a mio avviso, sono in buono stato - risponde - Se avessimo più risorse sarebbero dei gioiellini ma, già come sono, garantiscono l'apprezzamento dei centri di monitoraggio delle città italiane di Fiab, essendo Pescara nel novero dei cosiddetti comuni ciclabili del paese. Ora ci stiamo dedicando alla fase prodromica per quanto riguarda la realizzazione di segnaletiche ad hoc che garantiscano a qualunque ciclista di comprendere in quale sistema cicloviario si trova in quel momento e quali opzioni ha per raggiungere luoghi d'interesse della città. A breve avvieremo la realizzazione di sistemi di interconnessione dei percorsi esistenti, aggiungendo almeno altri undici chilometri di ciclovie, senza perdere neppure un posto auto, e giungendo, per la prima volta nella storia di Pescara, anche nella zona collinare nord".

Piste ciclabili Pescara

Dove urge una riqualificazione? "A mio avviso occorre un po' di restyling sulla corsia ciclabile del ponte del mare, molto percorsa ed esposta al sole e alle intemperie invernali. A Pescara abbiamo circa 40 km di piste ciclabili, sicché la costante manutenzione ha dei costi notevolissimi. Cerchiamo di razionalizzare gli interventi, utilizzando il concetto della programmazione a breve e medio termine, modulandoli sulle statistiche di maggiore e minore utilizzo delle ciclovie. Lo scorso anno, per esempio, abbiamo effettuato una radicale manutenzione su alcuni chilometri della cosiddetta bike to coast (lungomare) dalla fontana di Cascella a piazza Paolucci. Nel 2020 avevamo realizzato un grande intervento sulla ciclabile ovest, quella che corre lungo via Valle Roveto e attraversa il fiume Pescara all'altezza di via Aterno (sostituzione del fondo costituito da lastre di metallo antiscivolo e rigenerazione del fondo in legno del ponte di attraversamento). Quest'anno, infine, un lavoro atteso e invocato dalla cittadinanza: l'intervento radicale di rigenerazione di via Regina Margherita. Ma ricordo anche la manutenzione in via Luisa d'Annunzio, così come nuovi tratti di ciclabili che ogni anno vengono realizzati ex novo".

Il vice sindaco Gianni Santilli conferma le parole di Mascia soprattutto per quanto riguarda il plauso ricevuto dalla Fiab, spiegando che l'associazione "è abbastanza soddisfatta di ciò che stiamo facendo sulle piste ciclabili. Certo, ne vorrebbe di più, ma per realizzare questo sono necessari fondi. Stiamo comunque pensando a tante altre piste ciclabili e le metteremo in collegamento. D'altronde lo stiamo già facendo ora".

Riguardo alla pista ciclabile in via Regina Margherita, "è stata rialzata per salvaguardare tutti i pini che si trovano lì. Gli operai stanno lavorando a mano senza toccare le radici proprio per evitare danneggiamenti. Il collega Mascia sta lavorando bene. Io posso dire la mia in qualità di assessore al verde pubblico: su tante piste ciclabili incidono piante e arbusti, e mi preoccupo di tenerle pulite facendo potare i rami perché altrimenti potrebbero diventare veri e propri ostacoli per i ciclisti. In generale le piste ciclabili a Pescara sono in buone condizioni: ce n'è qualcuna che va rimessa a posto, che va risistemata, ma il bilancio generale è positivo. L'amministrazione ha comunque in programma di farne altre". 

A proposito di Fiab, il coordinatore dell'associazione per Abruzzo e Molise, Giancarlo Odoardi, evidenzia la situazione ancora critica in viale Marconi, con piste ciclabili pressoché inesistenti che rendono di conseguenza pericoloso il transito delle persone a bordo di una bici, e sempre in tema di incolumità dei ciclisti lancia la proposta delle cosiddette "zone scolastiche": "Come recita il dl 76/2020, sono aree atte a creare quel cuscinetto di isolamento tra la sede del plesso scolastico e il traffico circostante. Ma, se non bastasse, a dare man forte alla norma c’è il piano generale della mobilità ciclistica che sollecita le seguenti “azioni per la mobilità scolastica sostenibile”: effettiva nomina dei mobility manager scolastici e approvazione dei piani di spostamento casa-scuola; istituzione diffusa di zone e strade scolastiche; interventi infrastrutturali prioritari di messa in sicurezza; bici-bus e pedi-bus; destinazione spazi pertinenziali all’aperto a funzioni sociali, evitando parcheggi auto; installazione di stalli per le bici". Occorrerà, un giorno, riflettere anche su questo.

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