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In arrivo 5 minibus elettrici grazie a un finanziamento europeo di quasi 2,8 milioni di euro

La spesa per i nuovi mezzi ecologici è finanziata attraverso fondi europei per lo sviluppo urbano sostenibile

Saranno operativi su strada a Pescara entro la fine dell'anno o al massimo all'inizio del 2022 i 5 nuovi mini autobus elettrici il cui acquisto è finanziato con fondi europei.
Come fa sapere l'assessore alla Mobilità, Luigi Albore Mascia, il Comune ha perfezionato il contratto con la ditta Carlo Rampini di Passignano sul Trasimeno che, all'esito di una gara europea, si è aggiudicata un appalto di 2.731.275 euro per la realizzazione e la fornitura dei mezzi.

«Si tratta di un altro importante passaggio per la mobilità cittadina», evidenzia Albore Mascia, «che in questo modo potrà contare su mezzi ecologici, moderni e confortevoli. Saranno ovviamente predisposti per favorire l'utilizzo facilitato per le persone con abilità diverse. Saranno autobus ancora più sicuri, con il piano di calpestio del corridoio privo di gradini e ad altezza costante. Sedili e colonne di sostegno saranno posizionati in modo da consentire la massima facilità di movimento. Cosa ancora più importante gli autobus saranno dotati di impianti tecnologicamente avanzati: ci sarà un contapersone in salita e in discesa che consentirà di regolare, qualora ce ne fosse il bisogno, il flusso dei passeggeri».

Nello specifico i nuovi mezzi elettrici sono a due porte, di lunghezza non superiore agli 8,50 metri, con computer di bordo e rete telematica, attrezzatura per consentire l'accesso delle persone in carrozzina e spazi per il trasporto delle biciclette. Il servizio di manutenzione sarà attivo per un periodo non inferiore a nove anni mentre le stazioni di ricarica rapida saranno posizionate lungo i percorsi in postazioni che saranno stabilite dall'amministrazione comunale.

«Sono autobus pensati per essere inseriti nel sistema di scambio intermodale che stiamo programmando  per la città di Pescara», conclude Albore Mascia, «in questo senso rientrano gli spazi riservati al trasporto bici, che aiutano a considerare la possibilità di utilizzare la mobilità dolce, integrandola con i mezzi pubblici, anche sulle percorrenze medio-lunghe».

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