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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Arriva il divieto di sosta (con rimozione) per le bici, Santilli: "C'è un'ordinanza e le regole vanno rispettate"

L'obiettivo è di incentivare il posteggio dei veicoli a due ruote nelle apposite rastrelliere. I trasgressori dovranno pagare una multa che va da 42 a 173 euro

A Pescara arriva il divieto di sosta (con rimozione) per le bici. Il cartello, apparso nei giorni scorsi a pochi metri di distanza dall'ingresso del porto turistico, è chiaro: in prossimità della pista ciclabile è proibito parcheggiare, pena la rimozione del mezzo. L'obiettivo è di incentivare il posteggio dei veicoli a due ruote nelle apposite rastrelliere, anziché lasciarli sulle aiuole o legati ai pali come accade, troppo spesso, ancora oggi. I trasgressori dovranno pagare una multa che va da 42 a 173 euro.

L'assessore al verde pubblico e vice sindaco Gianni Santilli, interpellato da IlPescara, spiega il perché di questo provvedimento: "Ci tengo a fare presente che esiste un'ordinanza, firmata dal dirigente del settore mobilità, Giuliano Rossi, dove è scritto tutto ciò che si può fare o non fare con le bici. Tale ordinanza è al momento operativa sul lungomare sud, nel punto in cui sono stati installati i cartelli, ed è stata emanata per garantire il decoro e preservare le aiuole. Deve, infatti, essere chiaro a tutti che non si può parcheggiare fuori dagli appositi stalli o attaccare le bici dove si vuole (pali della segnaletica stradale etc.): noi teniamo al bene della città, siamo stufi di spendere soldi per risistemare i marciapiedi e quant'altro, e vogliamo che le regole vengano rispettate. Io e il sindaco Carlo Masci ci teniamo in modo particolare. Da qui l'ordinanza e il cartello, che man mano verrà affisso anche in altre zone della città". In tutto, il divieto di sosta con rimozione forzata delle bici riguarderà viale Riviera, lungomare Matteotti, lungomare Cristoforo Colombo, lungomare Papa Giovanni XXIII, via De Nardis, piazza Le Laudi e via Primo Vere.

L'ordinanza cui fa riferimento Santilli dice che "nel caso di rimozione di velocipedi non più funzionanti, ovvero privi di elementi essenziali e tali da poter essere considerati in stato di abbandono e/o che non presentino riscontri oggettivi che permettano di risalire al proprietario, gli stessi saranno custoditi presso il magazzino comunale per 90 giorni, al termine dei quali, se nessuno ne avrà reclamato la proprietà, saranno equiparati ai rifiuti urbani e pertanto conferiti in discarica, ove si procederà alla conseguente rottamazione"; nel caso di rimozione di velocipedi funzionanti, invece, "gli stessi saranno trasportati presso il magazzino comunale in via Largo Torlontano, dove rimarranno a disposizione dei legittimi proprietari per 90 giorni, in applicazione dell’articolo 159 del codice della strada, ai fini della restituzione agli aventi diritto. La titolarità del velocipede rimosso e quindi il ritiro dello stesso potrà essere dimostrata recandosi entro 30 giorni dalla rimozione, presso la sede della polizia municipale di Pescara, esibendo la chiave del lucchetto o presentando la combinazione numerica della chiusura, al fine di accertarne la corrispondenza con il lucchetto tagliato in fase di rimozione e conservato unitamente al velocipede, o presentando altro mezzo idoneo a dimostrarne la titolarità".

Tornando al lungomare sud, la Fiab Pescarabici ha criticato il "curiosissimo segnale stradale" che "fino alle icone indica il divieto di sosta di veicoli con eventuale possibilità di rimozione del mezzo con carro attrezzi", chiedendosi: "Ma la scritta "per le bici" significa che la stessa cosa vale per le due ruote? Dove non si possono parcheggiare le bici? Al posto delle auto, ai pali, agli alberi, sulle aiuole, lungo i marciapiedi? In altre parole, dove "possono parcheggiare", dove è "consentito" allora?". La risposta l'ha già fornita Santilli: si potrà parcheggiare nelle rastrelliere.

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