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Pescarabici sulle piste ciclabili e sulla mobilità in città: "Alcuni obiettivi raggiunti ma il lavoro da fare è ancora tanto"

L'associazione dei ciclisti ha voluto riprendere le richieste che erano state avanzate dalla Fiab in campagna elettorale nel 2014, per verificare quanti di quei punti sono stati poi realizzati

La Fiab Pescara interviene in merito alla situazione attuale della rete delle piste ciclabili a Pescara, dopo l'annuncio da parte della giunta comunale di voler realizzare altri 11 km di itinerari ciclabili urbani, da aggiungere ai circa 40 km esistenti, per un importo di spesa di poco meno di 3 milioni di euro. L'associazione dei ciclisti ha poi voluto fare una sorta di bilancio e confronto con i punti indicati in campagna elettorale nel 2014 per verificare poi quali sono stati realmente portati a termine.

"Non possiamo che plaudire a questa favorevole ulteriore apertura di credito nei confronti della mobilità sostenibile attiva, almeno infrastrutturale, conseguente la ripartizione nazionale di fondi Pnrr assegnati al Comune. Si tratta di cifre importanti, come importanti sono le 12 opere previste contenute nel Biciplan appena approvato. Non ne conosciamo i dettagli per cui sarà nostra premura seguirne la realizzazione e cercare di anticiparne la visione, per quanto possibile. Questa concomitanza che guarda al futuro ci fa però tornare indietro nel tempo e precisamente al mese di maggio del 2014: in occasione delle elezioni amministrative comunali di allora sottoponemmo ai candidati a sindaco una piattaforma di 10 punti irrinunciabili. Lo ricorderà anche l’attuale assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia, all’epoca candidato sindaco ed anche lui destinatario della nostra proposta.

I dieci punti erano: elementi logici e pratici della rete ciclabile urbana; comunicazione – educazione – formazione – campagne; partizione modale (modal split); interventi urbanistici collaterali; turismo; Piano urbano della mobilità (Pum) e Piano generale del traffico urbano (Pgtu);  Piano della mobilità ciclistica (Biciplan); ufficio comunale della mobilità ciclistica; mobility manager; risorse economiche."

La Fiab poi aveva chiesto l'inserimento di un capitolo di spesa in bilancio per 10 milioni di euro in 5 anni per portare ad 1 metro lineare ad abitante la disponibilità di itinerari ciclabili raggiungendo i 100 km aggiuntivi ai tracciati esistenti:

"A distanza di oltre 8 anni possiamo dire che alcune richieste, come l’approvazione dei Piani Pums, Pgtu e Biciplan, sono state sodisfatte mentre per le altre il lavoro da fare è ancora molto. Il nostro convincimento, per come sono andate le cose da allora fino ad oggi, è che le richieste di quell’epoca fossero logiche e fondate, come crediamo lo siano tuttora. La cifra di 10 milioni di euro resta assolutamente corretta e la rinnoviamo per intero, escludendo ovviamente quella dei 3 mln dell’attuale intervento. Speriamo solo che la disponibilità di risorse di domani non debba trovare ragione in un’altra pandemia (il Pnrr viene da lì) né che debba essere il cambiamento climatico e la conseguente crisi energetica a imporre scelte irrinunciabili di nuova mobilità"

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