rotate-mobile
mobilità

Bici e mobilità a Pescara, le considerazioni dei Ciclisti Anonimi

Dopo il DayBikeDay, i Ciclisti Anonimi Pescaresi fanno alcune considerazioni sullo sviluppo della mobilità sostenibile in città, riguardanti la diffusione della bici fra i cittadini e i percorsi a disposizione

Dopo il Day By(ke) Day, l'evento dedicato alla bici che si è tenuto a Pescara pochi giorni fa, i Cicilisti Anonimi pescaresi fanno alcune considerazioni sulla situazione della mobilità sostenibile in città.

"Confrontando i risultati delle passate edizioni realizzate a Pescara emerge una situazione di stallo. Nel 2011 transitarono 2710 ciclisti, mentre negli anni successivi transitarono 1434 ciclisti nel 2012, 2979 nel 2013 e quest’anno 2791. In sostanza in 4 anni non è cambiato un granché.Il maggior calo dei ciclisti rispetto l’anno scorso è stato riscontrato sulla Strada Parco (-122) e a Piazza Pierangeli (-27). " dichiara Laura Di Russo sottolineando come lo stallo della mobilità ciclistica cittadina sia dovuto soprattutto a “percorsi ciclabili frammentati, non collegati, che alternano zone protette (strada parco e piste ciclabili) a tratti meno sicuri ( viale D’Annunzio – viale Pindaro) o addirittura a rischio (via Ferrari, via Aremogna, via De Gasperi, via Marconi, via Tiburtina ecc.)”." dichiara Laura Di Russo di Pescarabici, che chiede un aumento delle zone ciclopedonali, come corso Vittorio, e collegare meglio le varie piste già esistenti. Vanno anche creati rimessaggi per le bici in centro dove lasciarle anche di notte.

"In sostanza cambiare i sensi unici tra via Regina Margherita e via Muzii o ripristinare il traffico su Corso Vittorio Emanuele II non contribuirà a migliorare le criticità della mobilità pescarese. E tali misure sono improvvisate come lo erano quelle precedenti. Forse la nuova giunta invece di spendere 100.000 euro per ripristinare il traffico su Corso Vittorio Emanuele II, ne potrebbe spendere 50.000 per far realizzare un BiciPlan comunale in modo da iniziare a realizzare progetti non improvvisati, ma pianificati all’interno di un percorso complessivo che miri a degli obiettivi chiari, come ad esempio l’aumento del 5% della mobilità ciclistica nel corso di tre anni. E con i restanti 50.000 euro, invece, potrebbe verniciare strisce di asfalto da dedicare al traffico ciclabile, come suggerito nel nostro Piano della Ciclabilità Popolare." concludono i Ciclisti Anonimi Pescaresi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bici e mobilità a Pescara, le considerazioni dei Ciclisti Anonimi

IlPescara è in caricamento