Pino abbattuto lungo la strada parco, protesta il comitato: "Accanimento terapeutico insistito"
La replica dell'assessore comunale al verde, Gianni Santilli: "Francamente rimango basito da simili affermazioni. Come se io mi divertissi a buttare giù le piante"
Il comitato Strada parco bene comune attacca l'amministrazione per l'abbattimento di un pino che è stato effettuato oggi, 3 gennaio. In una nota si legge: "Prosegue, inesorabile, l’accanimento terapeutico insistito contro il patrimonio arboreo comunale della strada parco ad opera del Comune di Pescara, che poco apprezza in tutta evidenza il viale più amato e frequentato dai pescaresi. Stavolta l’appaltatore inadempiente della filovia non c’azzecca nulla. L’iniziativa ricade nella competenza esclusiva dell’assessorato al verde pubblico". Viene dunque chiamato in causa il vice sindaco Gianni Santilli, che ha appunto la delega al verde.
"Si comprende - aggiunge il comitato - che si debbano asportare i rami secchi pericolanti a tutela dell’incolumità dei pedoni. Ma è mai possibile che tutti i rami abbattuti fossero malati e pericolosi? Ciò premesso, non è bastato lo sradicamento inutile e dannoso di un chilometro di siepe di oleandro a beneficio velleitario del piano di calpestio in calcestruzzo di marciapiedi non percorribili, rimasti tali a fine lavori? E neppure il trattamento oltremodo dannoso praticato con la motosega a danno della zona critica dell’apparato radicale dei numerosi alberi ad alto fusto a dimora sul viale, a grave pregiudizio della salute e della stabilità delle piante?".
Perché, si chiede il comitato, "sono state sistematicamente disattese le puntuali prescrizioni impartite nel merito, il 15 febbraio scorso anno, dalla struttura tecnica comunale? E meno male che, a detta del sindaco che ci ama più di sé stesso, la città di Pescara è all’avanguardia nella transizione ecologica ambientale". Da informazioni assunte sul posto, si trattava di "un pino in buona salute, benché a rischio elevato di caduta alla prova di trazione".
In realtà l'assessore Santilli, interpellato da IlPescara.it, spiega che il pino doveva essere per forza abbattuto e puntualizza che non c'era altra soluzione: "Francamente rimango basito da simili affermazioni. Come se io mi divertissi a buttare giù le piante. I tecnici hanno fatto fare il controllo statico della pianta e, di conseguenza, hanno ritenuto che potesse cadere e creare problemi alla gente che passa e ai ciclisti lungo la pista ciclabile. Stanno abbattendo anche una melia che è risultata pericolosa. Le piante le togliamo soltanto se sono pericolose o morte. Non ci sono altre ragioni e, soprattutto, agiamo in questa maniera quando non abbiamo alternative".
Ricordiamo anche la recente denuncia del Wwf sulla cosiddetta "alberofobia dilagante" a Pescara. Di certo c'è che questo è il secondo pino che viene abbattuto in pochi giorni dopo quello di via Pepe. Tuttavia, come detto, Santilli rimarca che la motivazione è esclusivamente legata alla sicurezza e che non ci sono altre ragioni dietro questa decisione.