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Ibl Banca adotta il Seabin di LifeGate PlasticLess al porto turistico [FOTO]

Il dispositivo filtra 25mila litri di acqua all’ora e può catturare fino a 500 kg di rifiuti galleggianti all’anno, aiutando a pulire l’area marina. Un importante risorsa per la salvaguardia dell'ambiente

Ibl Banca adotta il Seabin di LifeGate PlasticLess, l’innovativo cestino in grado di filtrare plastica e microplastica, installato sulla banchina del porto turistico Marina di Pescara. L’adesione al progetto LifeGate PlasticLess si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione su tematiche ambientali che prevede la condivisione sui canali online della banca di contenuti dedicati ed “eco consigli”. Il Seabin è stato posizionato nella Marina di Pescara in un punto in cui venti e correnti fanno convergere i rifiuti galleggianti. Grazie a una pompa interna collegata alla corrente elettrica, il dispositivo può catturare in un anno fino a 500 kg di rifiuti comprese plastica e microplastiche.

“L’inquinamento del mare è una delle emergenze ambientali più gravi della nostra epoca. Aderendo a LifeGate PlasticLess vogliamo partecipare concretamente alla tutela di uno dei beni più preziosi e a rischio del pianeta. La terza tappa di questa collaborazione ci porta a Pescara, dove siamo anche presenti con la filiale aperta nel 2019. Il nostro impegno prosegue inoltre sul sito del nostro conto ControCorrente, con spazi dedicati alla condivisione di spunti e idee sul tema della sostenibilità, perché anche i piccoli gesti che ciascuno di noi può fare nella vita di ogni giorno, tutti insieme possono fare la differenza”, racconta Simone Lancioni, responsabile marketing di Ibl Banca.

“Vogliamo ringraziare Ibl Banca per aver scelto di essere parte attiva del cambiamento attraverso l’adesione a LifeGate PlasticLess – commenta Enea Roveda, ceo di LifeGate – l’obiettivo è quello di continuare questo percorso per aumentare la presenza dei dispositivi in tutto il territorio nazionale e nel resto di Europa, ridurre i rifiuti plastici presenti nelle acque e creare maggiore consapevolezza su un’emergenza ambientale che necessita di misure mirate e urgenti”.

Infine Bruno Santori, direttore del porto turistico Marina di Pescara: “Da quando è stato installato il Seabin nel nostro porto osserviamo una maggiore attenzione e consapevolezza nei nostri utenti. Spesso molti si fermano ad osservare ipnotizzati il movimento del cestello del Seabin e restano stupiti dalla quantità e varietà degli oggetti che vi rimangono intrappolati. Il Seabin si inserisce in un più ampio progetto di tutela ambientale che ci vede coinvolti anche in una massiccia opera di efficientamento energetico degli impianti portuali”.

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