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Il sindaco Perazzetti: "L'inceneritore non lo vogliamo a Città Sant'Angelo, non senza la Via"

Il primo cittadino angolano dopo lo stop del Tar all'attivazione: "Per noi la priorità è la sicurezza: dei cittadini e del territorio"

“Noi quell'inceneritore non lo vogliamo a meno che non si certifichi la sua sicurezza e quindi non vi sia una chiara linearità nelle procedure in grado di garantire noi e i nostri cittadini, anche in considerazione che il nostro territorio è un territorio a forte vocazione agricola”.
Così a Il Pescara il sindaco di Città Sant'Angelo Matteo Perazzetti commenta la sentenza con cui il Tar Pescara ha accolto il ricorso dell'amministrazione h contro la decisione con cui il Consiglio di Stato, quasi fosse un gioco di parole, aveva sospeso la sospensiva decisa dallo stesso Tribunale amministrativo, dando il via libera alla possibilità di attivare l'impianto realizzato nel 2021 in Piana di Sacco.

Una vicenda lunga quasi dieci anni e che, fino ad oggi, si è svolta nelle aule di giustizia. L'auspicio del sindaco è che la Terra Verde Energy, società subentrata a Terra Verde per la realizzazione dell'impianto, non ricorra ancora una volta al Consiglio di Stato, ma che si avvi una nuova fase procedurale per verificare se quell'impianto, già realizzato, possa o meno entrare in funzione. Alla base della decisione di ricorrere contro la sua attivazione, spiega ancora Perazzetti, le troppe proroghe e, soprattutto, l'assenza della Via, la Valutazione di impatto ambientale.

“Fu l'amministrazione dell'epoca, era il 2011, a rinunciare ad avviarla e già questa cosa ci era parsa strana. Si andò quindi in deroga. Sapendo che per queste autorizzazioni vi è un tempo limitato a seguito della richiesta di autorizzazione e che si era andati ben oltre il limite delle proroghe previste, cinque a fronte dell'unica possibile, abbiamo deciso di agire”. Perazzetti ricorda quindi che, all'indomani della sentenza con Consiglio di Stato che aveva dato il via libera all'accensione dell'impianto, aveva rifiutato di partecipare al tavolo convocato dalla Regione e cui erano stati invitati tutti i soggetti i coinvolti. “Non era opportuno dato che c'era un contenzioso in corso – sottolinea ancora il sindaco -. Contenzioso ha trovato l'ennesima risposta nella sentenza del Tar che ha nuovamente fermato tutto".

"La palla torna al centro - conclude il primo cittadino -. Auspichiamo una nuova fase autorizzativa cui faremo le nostre contrarie osservazioni e chiederemo quella Via che fino ad oggi è mancata. Siamo contrari all'inceneritore perché è un inceneritore puro e perché con la stessa azienda ci sono pregressi importanti a cominciare dal contenzioso che ha visto vincere il Comune per quanto avvenuto in occasione dell'incendio Piana di Sacco nel 2011: ottenemmo un risarcimento di 250 mila euro per le spese sostenute per mettere in sicurezza l'incendio”.

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