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Martedì, 23 Aprile 2024
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Expo Dubai, la Regione punta sull'idrogeno 'verde': accordo dell'Arap con la Dii desert energy

Il presidente dell'Azienda regionale delle attività produttive Morgante: "Con le fonti rinnovabili sostenibilità e occupazione"

L'Abruzzo punta sull'idrogeno “verde” per creare sostenibilità, sviluppo e occupazione e lo fa anche attraverso l'accordo firmato oggi a Dubai, nell'ambito dell'Expo, tra l'Arap (Azienda regionale delle attività produttive) e Dii desert energy, network internazionale composto da oltre 50 aziende e organizzazione di 25 Paesi, con uno staff di esperti internazionali nel settore energetico, infrastrutturale, finanziario e di politiche pubbliche. Un accordo cui hanno aderito 26 imprese abruzzesi. Quello messo in campo sarà un vero e proprio trasferimento tecnologico per l'utilizzo e la produzione del cosiddetto idrogeno “verde” che proietta il territorio all'energia del futuro. L'annuncio dell'accordo è stato dato oggi nel Paese arabo nell'ambito della nuova missione che vede impegnata la Regione Abruzzo con l'Arap e che proseguirà fino a mercoledì. Missione che si incentra proprio sulle energie rinnovabili e cui seguirà un focus sulle infrastrutture logistiche (previsto dal 21 al 23 marzo). “L'Abruzzo è centrale dal punto di vista geografico, ha uno dei poli industriali più importanti d’Europa, università e centri di ricerca, e ha tutte le carte in regola anche per ambire a diventare un hub dell'idrogeno - dichiara Morgante -. Nostro compito è quello di conservare l’attuale livello occupazionale e di creare nuova occupazione e questo potrà accadere con le nuove tecnologie e le nuove fonti di energia rinnovabili. L’accordo con Dii consentirà alle nostre imprese di entrare a far parte di un circuito internazionale che su questo campo è già all’avanguardia, ci consentirà di comprendere trend internazionali e strutturare accordi di natura industriale, sapendo di poter far leva sui fondi del Recovery Fund e la zona economica speciale che consentirà di abbattere del 40% dal punto di vista fiscale gli investimenti fatti in Abruzzo, e abbiamo ulteriori finanziamenti che ci danno la possibilità di essere competitivi”. Una partnership accolta con soddisfazione dall'assessore regionale all'ambiente e l'energia Nicola Campitelli per il quale “la partnership è di fondamentale rilievo perché è finalizzata ad accelerare la transizione energetica della Regione Abruzzo. Si creerà un importante boost per i temi caldi delle energie rinnovabili, delle enormi potenzialità degli investimenti destinati nel settore. La Dii desert energy mira a trasformare i sistemi energetici nelle aree desertiche del medio oriente e del nord Africa in modo olistico, beneficiando della conoscenza, dell'esperienza e delle connessioni commerciali del suo staff professionale e dei suoi partner, incluso l'Advisory Board di alto livello. Il team della Dii è composto da figure molto rispettate nel sistema energetico internazionale, con esperienza nella gestione dell'industria energetica (verde), progetti, investimenti, regolamenti e politiche pubbliche”.

Sulla stessa scia Maria Assunta Iommi, vicepresidente Arap che vede il futuro in questo accordo possibile anche grazie all'istituzione delle Zes (Zone economiche speciali). Si dice felice di avere un partner italiano nella squadra Cornelius Matthes, ceo di Dii che elogia la bellezza e le potenzialità dell'Abruzzo che ha una forte vocazione industriale, sottolinea: “si pensi al polo dell’automotive, e sta sviluppando già interessanti progetti nell’ambito del Pnrr, come quello che intende mettere in esercizio i primi treni ad idrogeno nel Centro Italia, nella tratta ferroviaria da Sulmona a Terni. Tutti motivi di interesse per i nostri investitori”. “Le persone vicine al mercato sanno che l’idrogeno a lungo termine sarà significativamente più grande del mercato delle fonti di energia tradizionali – aggiunge -. La tecnologia dell’idrogeno non è nuova, viene implementata da molti anni, ora il tema è la capacità di produzione, mentre sul fronte dei costi accade invece che è già competitivo, vista l'esplosione del prezzo del gas”. “Con Arap – dichiara infine Alberto Amoroso, ceo Sangritana - stiamo verificando la possibilità di realizzare un terminal alla stazione di Fossacesia a servizio dei porti abruzzesi e segnatamente quelli di Ortona e Vasto, per ottimizzare la connessione funzionale con l’importantissima area industriale della Val di Sangro. Non essendo il terminale di retroporto elettrificato, per motivi di sicurezza, i treni ad idrogeno possono rappresentare la risposta giusta ed adeguata alla sfida”.Nel corso della gioranta il direttore dell'Arap Antonio Morgante è intervenuto al convegno internazionale The 5th CBC annual leadership forum, mentre domani con la Regione l'Azienda sarà presente al “World hydrogen Men”, convegno internazionale dedicato alla nuove tendenze di mercato e strategie sull’idrogeno, con l’illustrazione dei principali casi di studio, progetti e prospettive di investimento. Alla presentazione dell'accordo di oggi erano presenti anche il responsabile dell'ufficio Europa Romeo Ciammichella e Maurizio Cociancich, amministratore delegato di Adriafer di Trieste.

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