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Bollette più leggere grazie alle Comunità energetiche: parte il progetto Cer di Pescara Energia

Presentata l'iniziativa, fra le prime in Italia che coinvolge direttamente società comunali, che permetterà ai cittadini pescaresi di essere sia consumatori che produttori di energia da fonti rinnovabili

Diventare non solo consumatori di energia ma anche produttori, ma soprattutto aderire in massa alle Comunità energetiche da fonti rinnovabili per avere un risparmio sulle bollette. È questo l'obiettivo del progetto di Pescara Energia denominato Cer (Comunità di energia rinnovabile) presentato oggi 21 ottobre in Comune alla presenza del sindaco di Pescara Carlo Masci, del vicesindaco Gianni Santilli, dell'ingegnere responsabile del Comune di Pescara e di Pescara Energia Giovanni Caruso, del presidente di Pescara Energia Giuliano Diodati, dell'energy manager di Pescara Energia Franco Feliciani e del direttore generale del Comune di Pescara Pierluigi Carugno.

Come ha spiegato il sindaco Carlo Masci, che ha ringraziato Pescara Energia per questo importante progetto che vede la società comunale fra le prime in Italia a proporre un modello di comunità energetica già operativo, l'obiettivo e la speranza di queste comunità energetiche locali è quello di riuscire ad ammortizzare gli aumenti spropositati delle bollette che si sono visti negli ultimi mesi sia per i singoli cittadini che per le imprese e le istituzioni pubbliche:

"Il Comune di Pescara non vuole farsi trovare impreparato davanti alla tematica delle nuove energie rinnovabili, per rendere quindi i cittadini protagonisti non solo del consumo ma anche produttori di energia, con notevoli abbattimenti nel tempo per i costi sulle bollette. Il discorso di comunità in questo caso è davvero una realtà concreta per il benessere e per migliorare la vita di tutti. L'adesione al Cer di Pescara Energia è gratuito, e sono molto contento del lavoro svolto per una città che guarda avanti e coglie appieno le opportunità che il sistema energetico mette a disposizione".

Il presidente di Pescara Energia Giuliano Diodati ha spiegato come la mission e le attività operative e progettuali della società siano cambiate:

"Se prima la maggior parte degli investimenti e del lavoro era indirizzato quasi esclusivamente alla gestione dell'illuminazione pubblica e in genere degli impianti pubblici, oggi invece l'approccio è diverso e si punta alla transizione ecologica e riqualificazione energetica, come visto negli ultimi anni sui punti luce diventati a risparmio energetico ma soprattutto come ausilio e aiuto per i cittadini appunto per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Una task force di Pescara Energia è stata dedicata al progetto Cer, e stiamo predisponendo nel prossimo futuro anche degli impianti fotovoltaici cittadini e saranno i primi impianti che faranno da supporto per le comunità energetiche. Le normative non sono semplici e il percorso è stato lungo, ma ora finalmente siamo pronti.

Il cittadino, collegandosi sul sito di Pescara Energia (https://www.cerpescara.it) o anche nel sito del Comune di Pescara, troverà un link dove informarsi e poter richiedere l'iscrizione alla comunità energetica. A quel punto verrà contattato da Pescara Energia e potrà entrare a far parte della comunità, essendo non solo consumatore ma anche produttore di energia a costo zero, e la quantità di energia in surplus verrà restituita al cittadino in termini economici. Una vera rivoluzione nell'approccio alla gestione dell'energia domestica o nelle imprese. Noi ci mettiamo affianco al cittadino, dandogli supporto anche nella creazione di proprie comunità energetiche indipendenti".

Giovanni Caruso ha poi spiegato tecnicamente come funzioneranno le comunità energetiche:

"In pratica, l'energia prodotta dalla singola utenza verrà messa in rete e condivisa con tutti gli aderenti alla comunità energetica. Questo non significa necessariamente un trasferimento fisico dell'energia sulla rete comune, ma una serie di benefici economici per tutta la comunità che poi diventeranno concreti. Tecnicamente non tutti i soggetti avranno una riduzione diretta del costo sulle bollette: lo avranno inizialmente coloro che ospiteranno gli impianti fotovoltaici, come nel caso delle scuole, ma tutti i partecipanti della comunità avranno un beneficio per il surplus di energia elettrica prodotta, tramite dei bonifici che verranno inviati semestralmente o annualmente. Quindi pagherà sempre la stessa bolletta di prima, ma avrà un "premio" condiviso con la comunità energetica che andrà quindi in sostanza a compensare quanto pagato in bolletta. Maggiore sarà la torta che la comunità energetica metterà a disposizione del gestore della rete, maggiore sarà poi il beneficio per il singolo utente".

Passando ai numeri i benefici economici prevedono un corrispettivo pari al "prezzo zonale orario" di circa 0,05euro/kWh, 0,10 euro/kWh per le iniziative di autoconsumo rinnovabile, 0,11 euro/kWh per produzione energia alla Cer ed esenzione per autoconsumo di alcune componenti tariffare dell'Arera con 0,010 euro/kWh (Ac) e 0,008 euro/kWh Cer. Gli incentivi erogati dal Mise e Gse dureranno 20 anni.

Il direttore generale Carugno ha spiegato che il Comune di Pescara e Pescara Energia si erano in realtà già messi in moto a inizio 2022, quindi prima della crisi energetica, per incentivare la nascita delle comunità energetiche, una risorsa straordinaria e da non perdere per i cittadini:

"L'ente pubblico deve partecipare ai sei obiettivi dell'agenda per la transizione ecologica, e quindi è fondamentale aumentare sensibilmente la quota di energia in circolazione derivante da fonti pulite e rinnovabili, che sono fotovoltaico, geotermico ed eolico. Ridurre l'emissione di Co2 è un obiettivo da raggiungere non solo modificando la mobilità cittadina, ma anche tramite azioni di questo tipo e l'ente pubblico deve essere promotore proprio di questo nuovo approccio al consumo ed alla produzione di energia elettrica. Tutti possiamo rendere migliore la qualità della vita in città da protagonisti, non solo aspettando gli interventi del Comune".

L'energy manager Feliciani:

"La comunità energetica non ha fini di lucro e può vedere l'adesione o la creazione da parte di soggetti privati, enti pubblici, imprese e terzo settore. La caratteristica principale è avere equilibrio fra la creazione e produzione di energia e la richiesta in tempo reale della stessa comunità. Il cittadino o l'utente in generale non dovrà installare alcun contatore o fare alcuna modifica al proprio impianto. Ora inizierà la fase di raccolta delle adesioni, successivamente ci sarà l'organizzazione delle singole Cer sul territorio ed a quel punto, nel giro di qualche mese, inizieranno ad arrivare i benefici per i partecipanti".

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