Bello e bravo: Lino Guanciale conquista la platea del D'Annunzio con la sua 'Itaca'
L'attore abruzzese ha coinvolto i presenti portandoli a fare un viaggio che parte, appunto, da Itaca e attraversa le storie e i luoghi di tanti personaggi del teatro e del cinema, in una sorta di fusione e scambio di emozioni, immagini e pensieri
Basandosi sul succitato tema del viaggio, Guanciale ha proposto un po' di tutto: dalla Divina Commedia, nel passo in cui Dante Alighieri incontra il "traditore" Odisseo (interagendo anche con tre spettatori che ha voluto sul palco accanto a sè), all'omaggio napoletano del principe De Curtis con "A' livella", passando poi per Flaiano, Neruda, Brecht e Sanguineti, suo amico personale. Ma è con "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" di Carlo Emilio Gadda che Lino si è superato, cimentandosi in un vero e proprio virtuosismo con il romanesco.
E ancora spazio a varie poesie tra cui "O falce di luna calante" di D'Annunzio, "A Zacinto" di Foscolo e "L'infinito" di Leopardi, per poi concludere con 'Itaca' di Lucio Dalla che Guanciale ha sia declamato che cantato (mostrando anche una bella voce). Il mare e la vita, la libertà e la speranza, la voglia di ricominciare, la pace tra i popoli con l’incanto degli occhi sulla storia. Tutto questo è ciò che 'Itaca' ha offerto alla platea del D'Annunzio.
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