"Musa e Getta - Luisa Baccara. Prove di vita intima" al Florian per la rassegna Femminile Plurale
Andrà in scena domenica 13 marzo al Florian, per la rassegna “Femminile Plurale - l’Arte delle Donne”, la piéce "Musa e Getta - Luisa Baccara. Prove di vita intima" di Tea Ranno, con Arianna Ninchi, Anna Paola Vellaccio e Stefania Sindona al pianoforte, luci Renato Barattucci, a cura di Giulia Basel. Appuntamento a partire dalle ore 18. La prima protagonista sarà Luisa Baccara, celebre pianista che sacrificò una carriera che si annunciava brillante al grande amore della sua vita: Gabriele D’Annunzio. Aveva 27 anni quando conobbe il Vate, nel 1919 a Venezia, già cinquantaseienne. Lo seguì a Fiume e non lo abbandonò dopo la disfatta, ma anzi gli rimase accanto, nonostante tutto, fino alla fine, avvenuta nel 1938, come “Signora del Vittoriale”.
Sulle sue tracce si è posta la scrittrice Tea Ranno elaborando un testo per la raccolta Musa e Getta, promossa da Arianna Ninchi che con Anna Paola Vellaccio darà voce alla sua storia. E naturalmente non mancherà la presenza della musica pianistica evocata da Stefania Sindona. Una musa, Luisa Baccara, che certamente a Pescara città di D’Annunzio, merita ancor più di essere ricordata, e proprio il giorno dopo la nascita del poeta, il 12 marzo 1863. La presentazione a "Femminile Plurale" sarà il suo primo debutto.
A seguire, in collaborazione con la Libreria On The Road, si terrà la presentazione del libro "Musa e Getta - sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate)", a cura di Arianna Ninchi e Silvia Siravo (Ponte alle Grazie, Milano 2021), con Tea Ranno, Arianna Ninchi e Anna Paola Vellaccio. Introdurrà l'incontro Franca Minnucci. Il libro ci propone le voci di sedici scrittrici italiane fra le più amate e apprezzate, chiamate a scegliere ciascuna una “musa” da raccontare: donne indimenticabili, ma a volte dimenticate, che per lo spazio di una notte o per una vita intera, hanno stretto relazioni complesse e pericolose con uomini celebri e a volte ingombranti. Distanti e vicine, talentuose e affascinanti, sono forse state vittime di un'epoca troppo maschilista, ma oggi sono pronte a farsi ascoltare e a riscattare dall’oblio vite straordinarie.