'Mariti e mogli' al Teatro Circus con Francesca Reggiani e Monica Guerritore
Per la 51ª Stagione Teatrale della Società del Teatro e della Musica va in scena uno degli spettacoli più attesi: 'Mariti e mogli', tratto dall’omonimo film di Woody Allen, adattato e diretto da Monica Guerritore, con due attrici, molto diverse ma entrambe amatissime dal pubblico, per la prima volta insieme: Francesca Reggiani (foto) e Monica Guerritore. Con Pietro Bontempo e Antonio Zavatteri, e con Alice Spisa, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Angelo Zampieri. Scene di Giovanni Licheri e Alida Cappellini. Costumi Valter Azzini. Luci PaoIo Meglio.
Intorno alle due primedonne un girotondo amoroso in cui Cupido (bendato e sbadato) si divertirà a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e altro… Un travolgente Woody Allen alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti: le crisi coniugali, i tradimenti. Due attrici: Monica Guerritore e Francesca Reggiani molto diverse ma entrambe amatissime dal pubblico per la prima volta insieme (le mogli). Intorno a loro un girotondo amoroso in cui Cupido (bendato e sbadato) si divertirà a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e altro.
Tutto accade in una notte tempestosa con i personaggi costretti da tuoni e lampi in una sala da ballo, un luogo della musica e della danza che con il passare della notte si riempirà di storie e oggetti e musica e pianti e amori e liti. Un bancone di un bar, una zona dove due poltrone creeranno un letto, due tavolini accostati per poter mangiare tutti insieme e poi riprendere le lezioni di ballo, le relazioni o i divorzi mentre arriva l'alba... Le dinamiche matrimoniali saranno affrontate in quella sala. È lì, in quella notte, che le insofferenze, i tradimenti e i desideri verranno rivelati, mentre (in segreto) ogni personaggio si aprirà in improvvise confessioni fatte al pubblico per averne comprensione e approvazione.
E così, come nei 'Sei personaggi' di Pirandello, la trama e le sofferenze create dall'Autore (tutta la commedia è un romanzo che Gabe rivelerà alla fine di avere scritto) diventano l'unica verità del personaggio costretto a vivere e far prevalere la sua storia con quell'intensità che solo la precisione di una trama già scritta può dare. Il jazz di Louis Armstrong ci precipita immediatamente nel clima di Woody Allen, Strindberg e Bergman (riferimenti altissimi di Allen) vengono evocati nelle dinamiche tra mariti e mogli, la danza e il vino e la notte sganciano il corpo e liberano le energie…
Il resto è l'eterno racconto dell'Amore. La versione teatrale è fedele al testo ma si discosta nell'ambientazione dal film da cui è tratta la commedia uscita nel 1992 con interpreti fantastici come Mia Farrow, Sidney Pollak, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e lo stesso Allen nei panni di uno dei protagonisti.