'Lu Tirchie' in scena al teatro Auditorium Madonna del Rosario
Domenica 16 febbraio, per il terzo appuntamento della rassegna “IncontrArti”, andrà in scena il nuovo cine-spettacolo di Milo Vallone “Lu Tirchie”, liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière. Sul palco:
- Luca Memmo Di Blasio
- Roberta Di Rocco
- Massimiliano Elia
- Dana Gasparro
- Francesco Sarmiento
- Milo Vallone (che cura anche la regia)
Per informazioni: 085/4549249 – 348/7127076 – info@tamtamcom.com. Ecco cosa dichiara Milo Vallone:
"Questo spettacolo è semplicemente un vero e proprio regalo che mi sono voluto concedere in occasione dei miei 30 anni di carriera. Ho sempre cercato l’opportunità di lavorare con il vernacolo e finora non mi era mai capitato e l’occasione di questa festa mi sembrava la circostanza migliore per misurarmi anche con questa cifra espressiva. In molti pensano che gli attori e i registi che hanno il privilegio di frequentare la nostra bella lingua italiana, disdegnino l’utilizzo del vernacolo, specialmente quello abruzzese. Ma in realtà non è così o perlomeno non lo è per me. È più semplicemente che ad oggi, non mi era mai capitato. Ho sempre creduto invece nella ricchezza di certe coloriture più tipiche delle lingue e degli slang dialettali, basti pensare che alcuni tra i più eccellenti drammaturghi italiani, hanno prodotto i loro più grandi capolavori utilizzando i propri dialetti e penso ad Eduardo e Goldoni in primis. Ciò che ha rappresentato spesso una distanza tra me e questo tipo di offerta è stata magari un certo tipo di proposta, non sempre entusiasmante da un punto di vista artistico".
E ancora:
"Non mi ha mai avvinto l’idea di rappresentare i nostri costumi più popolari solo con la carrellata di luoghi comuni, uniti da espedienti di trame talvolta un po’ fragili. Al contrario sono sempre stato estimatore di certe produzioni del teatro dialettale abruzzese che rappresentavano veri e propri gioielli di cultura popolare. Guardando queste proposte e cercando di imparare dalla messa in scena di queste opere, ho avvertito la spinta di misurarmi anch'io con questo tipo di ricerca. Su questa spinta è nato dunque “Lu Tirchie”: uno spettacolo giustamente cialtrone, una commedia pop ma dove i cliché diventano topos e a tratti si fanno espedienti rappresentativi tipici della commedia dell’arte da un lato e della commedia all’italiana dall’altro. In fondo 30 anni fa, alle origini di questo mio personale viaggio nella recitazione e nell'arte della rappresentazione, iniziai proprio dal teatro cosiddetto leggero e mi sembrava giusto per festeggiare questa ricorrenza, ripartire da lì: dalla commedia”.