“Era una notte che pioveva” al Florian Espace sabato 21 e domenica 22 maggio
Sabato 21 maggio alle ore 21 e domenica 22 maggio alle ore 18 per “La Storia si fa Teatro” al Florian, nel Centenario della Grande Guerra, andrà in scena “Era una notte che pioveva”, spettacolo di Gian Marco Montesano con Giulia Basel e Umberto Marchesani.
Il nuovo lavoro del Florian Metateatro dedicato alla Prima Guerra Mondiale debutta non a caso in prossimità del 24 maggio: “Era una notte che pioveva”.
L’Italia e l’Europa in conflitto. Il riaffiorare, dopo cent’anni, di un ricordo lontano ma inquieto. La Prima Guerra Mondiale. Per fare memoria di una umanità spezzata, tragicamente sofferente ma quasi sempre assolutamente dignitosa. Una umanità assunta al maschile e al femminile nel contempo, visione non consueta trattandosi della “narrazione” di storie e fatti di soldati.
Due interpreti, l’Alpino e la Crocerossina. Le lettere e i diari. E la luce emersa dall’orrore delle trincee: la scrittura. Milioni di lettere scritte da chi non sapeva scrivere, soldati d’ogni luogo che, nell’analfabetismo largamente diffuso lungo i 40.500 Km di trincee scavate, torcendo e inventando grammatiche, mettendo in croce i segni di scrittura trovarono l’unico sollievo al peso tremendo della loro croce fisica.
Donne colte, le Crocerossine, che scrivono diari per ricordare le sofferenze dei più umili tacendo le proprie, e i loro feriti che generano una scrittura come il balbettare del corpo sofferente, solo per “far sapere a casa” che “tutto va bene”. Donne, uomini e 40 milioni di animali (cavalli, muli, cani e piccioni viaggiatori) morti in battaglia al servizio delle truppe.
“Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento”, dice la canzone degli Alpini, e così questo progetto che non pretende di soffiare come vento della Storia ma, semplicemente, ritornare puntuale come vento del ricordo.
Domenica dopo lo spettacolo, per “Incontri a teatro”, seguirà un colloquio con la compagnia a cura di Paolo Verlengia. E’ consigliata la prenotazione.