"Belle Époque e polvere da sparo", con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, al Pescara Liberty Festival
Reduce dal successo nazionale al Festival di Borgio Verezzi, dal 23 al 28 agosto nell’ambito del Pescara Liberty Festival, andrà in scena lo spettacolo Belle Époque e polvere da sparo diretto da Paolo Coletta, con Margherita Di Ruso e Lello Giulivo. Le scene sono di Iole Cilento, i costumi di Lucia Mariani, le luci di Marco Macrini e coreografie di Cristina Arrò. Prodotto dalla Golden Show, lo spettacolo avrà un accompagnamento musicale dal vivo con Jazz Trio: Mariano Bellopede al piano e alla direzione musicale, Giuseppe Russo ai fiati e Fabrizio Aiello alle percussioni.
Napoli, 23 maggio 1915. Su un palcoscenico deserto, Susette Bon Bon, sciantosa eccentrica, riceve la visita di un detective sulle tracce dell’impresario Gaetano Capraja, denunciato dalle ballerine del Salone Margherita per mancato pagamento e altri delitti. In realtà Susette non è altro che Gaetano sotto mentite spoglie, deciso a sfuggire all’interrogatorio e all’arresto. È l’inizio di una serie di equivoci, seduzioni sbagliate, mascheramenti e cambi di identità inaspettati, fino alla sconcertante rivelazione finale che condurrà i due protagonisti della storia a ritrovarsi uniti dalla speranza di una nuova vita. A separarli di nuovo ci penserà l’entrata dell’Italia in guerra.
Paolo Coletta scrive e mette in scena per Margherita Di Rauso e Lello Giulivo una commedia con musiche originali, a partire dalle canzoni del celebre repertorio del Café Chantant, da Ninì Tirabusciò a Lariulà, da ‘A frangesa alle macchiette più famose di Maldacea e Viviani, ambientata nella leggendaria stagione che consegnò alla Storia uno dei periodi più folli, effimeri, edonistici e creativi della modernità: la Belle Époque. Principali artefici di quegli anni furono gli artisti e gli impresari teatrali. Fra gli artisti, figura centrale di tale mondo, sacerdotessa e corpo sacrificale della fabbrica del divertimento, artista sensuale e stravagante fu la soubrette: la chanteuse che a Napoli dopo un attimo si chiamò sciantosa.
Un esercito di donne fatali e incontenibili, seduttrici per definizione, ufficialmente libere da legami, sembrava arrivato dal nulla esclusivamente per ammaliare l'uomo. È così effettivamente fu. In realtà arrivavano da molto meno lontano di quanto si pensasse: un luogo, la stessa famiglia d’origine, da cui la povertà e la disperazione le aveva spinte a fuggire senza voltarsi indietro. Sinossi Un divertente noir musicale che si stempera nei colori di un’epoca di lustrini, paillettes e umanità. Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Gaetano, un buffo impresario napoletano e cattivo pagatore, è costretto a nascondersi per sfuggire alla legge. Un enigmatico detective arriva al Salone Margherita per interrogarlo e al suo posto si trova davanti una spumeggiante sciantosa eccentrica che dichiara di non sapere nulla. L’investigatore ne sembra affascinato. Ma è davvero da lei, che il poliziotto è attratto? O dall'uomo che si nasconde sotto quelle sembianze di donna? E Gaetano è davvero Gaetano? Una verità sconcertante rivelerà il mondo perduto delle sciantose con le sue luci e le sue ombre.