Presentata a Loreto Aprutino la guida Slow Food delle birre, 2 chiocciole all'Abruzzo
I birrifici Almond '22 e Opperbacco si sono aggiudicati una chiocciola a testa sulle 27 assegnate complessivamente in tutta Italia. Il curatore Signoroni: "Fotografia straordinaria di un Paese che oggi è quello che fa le cose più interessanti"
È stata illustrata ieri pomeriggio a Loreto Aprutino, nel birrificio Almond ’22, la sesta guida alle birre d'Italia redatta da Slow Food.
Tanti i riconoscimenti per l'Abruzzo, ma va sottolineato in particolare che la nostra regione si è aggiudicata 2 delle 27 chiocciole assegnate complessivamente in tutta Italia: una è andata al microbirrificio Opperbacco di Luigi Recchiuti, con sede a Notaresco, e l'altra proprio ad Almond ’22 di Jurij Ferri, che come detto ha ospitato l'evento di presentazione.
Non c'è affatto da stupirsi di questi prestigiosi risultati, dal momento che l’Abruzzo è stata ed è oggi una delle regioni più all’avanguardia grazie alla creatività dei suoi giovani mastri birrai, che nella loro gamma uniscono produzioni di forte legame territoriale con l’uso di materie prime locali e altre fortemente innovative ispirate a esperienze e influenze anche straniere: il tutto, comunque, viene interpretato all'insegna di uno stile molto personale.
Il curatore della guida alle Birre d’Italia, Eugenio Signoroni, uno dei massimi esperti del settore, ha spiegato le linee base dell'edizione 2019:
«È una guida fatta per i lettori, ma ragionando molto insieme al mondo della birra su cosa potesse aver senso dire. Ci sono dettagli forti sulle materie prime, sull'acqua e sull'assetto societario. Ne viene fuori una fotografia straordinaria di un Paese che oggi è quello che fa le cose più interessanti. I birrai utilizzano prodotti locali come frutta e spezie: questa guida racconta alla grande la biodiversità offrendo uno spaccato di una comunità prima ancora che di un settore».
Jurij Ferri, antesignano degli artigiani birrai abruzzesi, si è mostrato d'accordo con le parole di Signoroni:
«Sono molto contento di questo riconoscimento perché Almond è stato uno dei primi birrifici sorti in questa regione. Abbiamo una terra meravigliosa, con più biodiversità del Brasile. Non dobbiamo dimenticarlo, ma anzi esserne fieri».
Soddisfazione è stata espressa anche da Eliodoro D'Orazio, presidente di Slow Food Abruzzo Molise che ieri non ha fatto mancare la propria presenza. E Pierluigi Cocchini, che ha curato la guida a livello locale, ha aggiunto:
«Abbiamo riscontrato una serietà di fondo nell'approccio delle ricette. Ringrazio i birrai perché c'è stata una collaborazione assoluta, ci rivedremo sicuramente anche il prossimo anno».