"Romanoleli, esercizi di memoria", a cura di Mariano Cipollini, al Museo delle Genti d’Abruzzo
Nuovo appuntamento del calendario mostre del Museo delle Genti d’Abruzzo, diretto da Letizia Lizza: ‘Romanoleli, esercizi di memoria’ a cura di Mariano Cipollini. L’inaugurazione della mostra è per sabato 26 novembre alle ore 18 nello Spazio Arte, coordinato da Alessandra Moscianese, e resterà visitabile fino all’11 dicembre durante gli orari di apertura del museo. Ingresso libero.
Esercizi di memoria di Romanoleli, frutto di un lungo processo sperimentale, culturale e relazionale inteso come conquista della conoscenza e del libero creare, ci dà un chiaro segnale – riferisce il curatore Mariano Cipollini - di quanto la necessità narrativa, la sedimentazione temporale dei processi culturali, eludendo le richieste di pura facciata, siano fondamentali nel lavoro di un artista e nella costruzione di un pensiero rinnovatore. Il percorso espositivo è un chiaro esempio di elaborazioni che hanno radici lontane, sovrapposizioni di significazioni che, sommandosi, di fatto ci restituiscono un insieme in cui colore, luce e segno si traducono in credibili nuove visioni, cromatismi che assurgono a spessori volumetrici incorporei ma sostanzialmente tangibili.
Romanoleli, di origini campane, abruzzese d’adozione, espone per la prima volta al Museo delle Genti d'Abruzzo. La mostra si sviluppa nelle tre sale dello Spazio Arte con una trentina di opere, tutte inedite. Un progetto innovativo che l'artista ha elaborato espressamente per questo appuntamento pescarese, un percorso visivo impegnativo che lo vede protagonista anche di alcune sculture a coronamento del palinsesto espositivo. ‘La selezione dei lavori presentati, portano alla nostra attenzione la volontà che l'artista ha di raccontarsi attraverso la storia, le esperienze personali e la sperimentazione. Materiali differenti che non rinnegano la loro natura d'origine. Fondendosi tra loro, per via dei colorismi d'elezione, generano sovrapposizioni che ne determinano nuove figurazioni votate a personali quanto riconoscibili immagini iconiche’ (Mariano Cipollini).
Le narrazioni che elabora in questa occasione, ci accompagnato fino alla fine. Chiara sintesi tra le ricerche formali-espositive precedenti, e il rinnovato slancio creativo di una nuova stagione poetica ritrovata. ‘Un insieme che riesce a sottolineare quanto le profonde conoscenze dei contenuti e le maestrie gestuali esecutive che gli appartengono, non possono che stabilire una più ampia equivalenza tra le indagini storiche e le progressive necessità narrative del loro autore’ (Mariano Cipollini).