'Percorsi d'arte contemporanea' al Museo Genti dal 15 al 29 novembre
Giunge al quinto anno e si rinnova “Percorsi d’Arte Contemporanea”, l’importante appuntamento con l’arte e con la solidarietà in favore del Museo delle Genti d’Abruzzo, a Pescara. Domenica 15 novembre, alle ore 18.30, sarà inaugurata, presso la Sala “Giovanni Favetta”, la mostra delle 37 opere donate alla Fondazione Genti d’Abruzzo da alcuni fra i più significativi autori contemporanei del panorama nazionale che, con il loro gesto, hanno aderito ad un’iniziativa nata per scopi benefici e trasformatasi in un evento d’arte e di cultura.
In quest’edizione il curatore dell’iniziativa Roberto Rodriguez non ha scelto un tema ispiratore, un linguaggio o un movimento artistico per la selezione dei lavori da esporre, ma ha inteso ripercorrere con opere nuove quanto raccontato visivamente nelle rassegne precedenti dagli stessi artisti, con una sorta di libero collage narrativo che mi auguro incontri l’interesse dei visitatori e degli appassionati, oltre che quello degli acquirenti sostenitori.
Il panorama artistico proposto in esposizione è arricchito da opere grafiche di alcuni fra i più conosciuti maestri del ’900 italiano. La mostra proseguirà fino a domenica 29 novembre, quando tutte le opere verranno battute all’asta e l’intero ricavato sarà destinato a sostegno delle attività della Fondazione Genti d’Abruzzo Onlus. Ingresso libero.
Gli artisti partecipanti sono nell’ordine: Nanni Balestrini, Vincenzo Balsamo, Roberto Barni, Ubaldo Bartolini, Mirella Bentivoglio, Umberto Buscioni, Tonino Caputo, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Marco Cingolani, Giuliano Della Casa, Fabio De Poli, Marcello Diotallevi, Gino Di Paolo, Bruno Donzelli, Pablo Echaurren, Giovanni Fontana, Omar Galliani, Ferruccio Gard, Marco Gastini, Mark Kostabi, Arrigo Lora Totino, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Franco Mulas, Giulia Napoleone, Luca Patella, Vittorio Pescatori, Oscar Piattella, Lamberto Pignotti, Antonio Possenti, Gianni Ruffi, Pietro Ruffo, Roger Selden, Medhat Shafik, Tino Stefanoni e William Xerra.